cronaca

Dopodomani scade la rottamazione delle cartelle
1 minuto e 33 secondi di lettura
"Io oggi ho chiuso il negozio un'ora prima per venire qui, in coda. Ma è stato tutto inutile perché quando sono arrivata, le porte erano già chiuse" racconta una signora armata di pagine e pagine di documenti, moduli e soprattutto santa pazienza. Un'altra signora se ne va coi capelli dritti perché le hanno appena detto che nulla da fare, per oggi chi è entrato è entrato "e io sono stata in coda un'ora e mezza per niente".

Scene di ordinaria follia fuori dalla sede di Equitalia, in via D'Annunzio a Genova: dopodomani scade il termine per la rottamazione delle cartelle (si tratta di uno sconto sulle sanzioni dovute e sugli interessi di mora di tutte le cartelle emesse tra il 1° gennaio 2000 e la fine del 2016) e quindi i ritardatari o quelli che "sì, potevamo venire prima, ma con il lavoro e altri impegni, ci si riduce sempre all'ultimo", si sono ammassati sperando di entrare, stessa scena che si ripete da qualche giorno. Ma Equitalia, come scritto nei timidi cartelli appesi in diversi punti sulle vetrate, precisa che iterromperà l'emissione dei biglietti di accesso anche prima dell'ora di chiusura, dopo le 13.15, se questo fosse necessario per consentire l'espletamento delle operazioni di sportello entro quell'ora. Insomma, quando si deve chiudere, si chiude e basta, mica si possono fare gli straordinari, o far aprire anche il pomeriggio. 

Insomma, prima delle 12 giochi finiti, basta biglietti e folla inferocita, tanto che sono intervenute tre volanti della polizia con sei agenti. Tornate domani, è messaggio implicito di Equitalia. "Ma come si fa - dice una signora - che sarà ancora peggio di oggi?". Insomma, delirio puro.

P.S. Per la cronaca, abbiamo chiesto ad Equitalia di esplicitare il suo punto di vista, ma ci è stato risposto "no".