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Tra giugno e settembre saranno circa 25 milioni in meno dell'anno scorso
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 Un’estate tutta italiana: sono tanti i connazionali che hanno scelto di viaggiare nella penisola, mentre è forte l’assenza degli stranieri, praticamente solo europei. E' in leggero ma per nulla decisivo miglioramento la fotografia del turismo italiano dell'Osservatorio Confturismo-Confcommercio e Swg di luglio. Una spesa media di 1.022 euro a famiglia, circa 680 euro a persona ma ancora il 20% di italiani non prenota per problemi economici e disponibilità di ferie.

Assenti i turisti stranieri che, tra giugno e settembre, saranno circa 25 milioni in meno dell'anno scorso con una perdita del 75% dei flussi e ancora più alta per la spesa, visto che a mancare saranno i turisti intercontinentali americani e asiatici ovvero i "big spender". Saranno vacanze al riposo e al contatto con le persone più care, mentre importanti aspetti più interattivi, e che diffondono la spesa dei turisti nei luoghi di destinazione, sono relegati agli ultimi posti delle preferenze: è il caso delle visite a musei, monumenti e mostre, che scendono dal 33% dello scorso anno al 15%, dello shopping, dal 21% al 5%, o della pratica del wellness, dal 12% al 9%.

Sale a quota 65 - 3 punti in più di giugno - l'indice di fiducia che misura la propensione degli italiani ad andare in vacanza, ma preoccupa il confronto col passato: l'indice, nello stesso periodo dello scorso anno, si attestava a quota 72, quindi ben 7 punti più in alto. Inoltre c'è un numero forte di incerti: il 34% degli intervistati intenzionati a partire entro settembre non aveva ancora prenotato a fine luglio, mentre un ulteriore 8% addirittura non intende farlo e punta a trovare sistemazioni una volta giunto a destinazione. Un atteggiamento "attendista" che fa sorgere molti dubbi sul fatto che questa "voglia di vacanze" si concretizzi davvero in una o più partenze.