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Nessuno più esterna o twitta e questa assenza di voci può essere un segnale positivo
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 Sulla trattativa per il passaggio di proprietà della Sampdoria è calato un silenzio assoluto. Non parla più nessuno. Il presidente Ferrero ha smesso di diffondere selfie con Preziosi e la Parietti, il gruppo VDK (Vialli, Dinan & Knaster) non ha diffuso il temutissimo comunicato tombale di ritiro definitivo dalla trattativa che era stato preannunciato per lunedì scorso, tace anche il profilo Twitter di Enrico Mantovani che a lungo è stato uno dei sismografi di decifrazione di un negoziato tortuoso quanto il profilo di alcune delle personalità coinvolte.


Questo vuoto comunicativo, in base a un semplice meccanismo logico, segna un rialzo delle possibilità che il negoziato vada a buon fine: diversamente, almeno uno dei soggetti coinvolti in modo diretto, oppure qualcuno degli osservatori dotati di un ruolo nella vicenda, avrebbe preso posizione per un chiarimento conclusivo. Se nel mondo del tifo sembra prevalere la rassegnazione della maggioranza verso la prospettiva di un Viperetta avviato al sesto anno di mandato e deciso a proseguire a oltranza, tra i personaggi che hanno accesso ai protagonisti della vicenda questo strano silenzio viene interpretato in modo opposto. L’incertezza sembra riguardare il “quando”, tormentone ormai pesante nel concatenarsi di ultimatum e penultimatum, più che il “se”. Ma l’assenza di voci, assicurano negli ambienti interessati, è la voce più rassicurante.