È il luglio del 2011. La Giunta regionale ligure, all'epoca guidata dal presidente Claudio Burlando, approva un regolamento regionale che autorizza a costruire a una distanza minima di soli tre metri dai corsi d’acqua invece di dieci, come stabilito dal Codice dell'Ambiente. La norma viene introdotta senza che ci sia un particolare clamore mediatico. Poi, accade l'impredicibile. Nel giro di soli tre anni, due alluvioni si abbattono sulla Liguria e, in particolare, su Genova.
È l'ottobre del 2014. Il capoluogo ligure è ancora ricoperto dal fango e si fa la prima conta dei danni. In questo contesto, il senatore ligure Maurizio Rossi prende carta e penna e scrive al presidente Burlando, chiedendo spiegazioni sul provvedimento e auspicandone la sua immediata revoca. Si tratta di un fulmine a ciel sereno nel clima da salotto di quei giorni, in cui la classe politica ligure fa a gara nello stigmatizzare condoni e cementificazioni. Con le ferite dell'alluvione ancora aperte, il senatore Rossi mostra che c'è una norma che prima di ogni altra deve essere cancellata perché rischia di aumentare la fragilità del territorio ligure.
È l'ottobre del 2015. La Giunta Burlando non c'è più. La delfina del presidente uscente, Raffaella Paita, ha infatti perso le elezioni regionali contro il centrodestra guidato da Giovanni Toti. La deroga che consente di costruire a soli tre metri di distanza dai corsi d'acqua è però ancora lì. E allora il senatore Rossi riprende la penna in pugno e scrive un'ulteriore missiva ai nuovi vertici regionali, chiedendo "di intervenire urgentemente, revocando quella sciagurata delibera ed effettuando verifiche su cosa sia stato costruito". A differenza di quanto accaduto soltanto 12 mesi prima, questa volta sembra muoversi qualcosa. Il presidente Toti risponde, infatti, subito all'appello e sul proprio profilo Facebook scrive: "ha ragione il senatore Rossi: prestissimo una legge per cancellare il provvedimento della giunta Burlando".
Il resto è storia di queste ultime settimane. Il 21 novembre scorso, l'assessore regionale all'Ambiente, Giacomo Giampedrone, annuncia che è pronto un regolamento che cancellerà il provvedimento voluto dall'amministrazione Burlando. E infine ieri, mercoledì 23 dicembre 2015, la Giunta Toti ha modificato il regolamento con una delibera , spostando la distanza minima a 10 metri. Si chiude così un brutto capitolo della storia amministrativa della Liguria. Fondamentale è stato l'impegno del senatore Maurizio Rossi, che ha portato a galla la vicenda. Adesso resta da capire chi ha avuto vantaggi dalla deroga voluta da Burlando e se vi siano costruzioni, realizzate grazie a quel provvedimento, pericolose in termini di rischio idrogeologico. E su questo tema si apre una patita che è ancora tutta da giocare.
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Via la deroga della vergogna varata dalla giunta Burlando
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