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Le parole della campionessa slovena
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"Liguria, Liguria. Non ci sono mai stata, ma sarei felice di visitarla presto". Parlava così due anni fa ai microfoni di Primocanale, la campionessa slovena Tina Maze. Nel suo palmares ori olimpici, mondiali, coppe di specialità e una coppa del mondo ottenuta con il record di punto e il maggior distacco inflitto alla seconda classificata.
 
Da un anno ha tirato il freno e non è più presente al cancelletto di partenza. A Cortina, in mezzo al comprensorio del Dolomiti Super Ski, in esclusiva per Viaggio in Liguria, dice: "Non mi mancano le gare e sul domani non ho ancora deciso se tornerò in pista"

Sul momento attuale dello sci, con le Alpi che almeno fino alla prima parte di febbraio hanno scontato uno scarso innevamento e su velocità di gare sempre più spettacolari quanto pericolose, specie nel campo maschile con i gravi incidenti di Kitzbuhel, Tina Maze non fa sconti in un parallelo che porta lo sci sullo stesso piano del calcio: "Troppi soldi, gli atleti vengono pagati troppo. La sicurezza deve restare in primo piano". 

Meglio dunque concentrarsi sulla passione di sempre: viaggi, cibo e Liguria. Sull’ipotetica tappa tra Genova e riviere, Maze non dice no e pensando a focacce, pesto o farinata si esprime così: "Per me scoprire posti nuovi resta bellissimo nonostante ne abbia conosciuti già moltissimi. Vivendo molto spesso in Italia, con Andrea Massi, ho apprezzato la vostra enogastronomia. Tuttavia, personalmente, è meglio che dai fornelli stia alla larga". 

 


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