cronaca

I nuovi dati di Cittadinanzattiva fotografano aumenti in dieci regioni italiane
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Ammonta a 340 euro circa la tassa sui rifiuti pagata in Liguria nel 2020.
La tassa comunale, denominata (TARI) introdotta il 27 dicembre 2013 con la legge di stabilità per il 2014, è una componente dell'imposta unica comunale (IUC) insieme con l'imposta municipale propria (IMU) e il tributo per i servizi indivisibili (TASI).


La nostra regione si attesta sopra la media nazionale, rimasta invariata rispetto all'anno precedente (300 gli euro pagati in media nel 2019), per la tassa sui i rifiuti calcolata su una famiglia tipo di tre persone e per un immobile in media di 100 metri quadrati.

Questa la fotografia scattata da Cittadinanzattiva, e messa a punto grazie alla rilevazione annuale dell'Osservatorio prezzi e tariffe con i dati per il 2020, che raccontano come a livello territoriale ci siano incrementi in dieci regioni, fra cui la Liguria (2%), e diminuzioni in sei.

Nel dettaglio: Molise (più 4,3%), Calabria (più 3,4%), Umbria (più 2,8%), Liguria (più 2%), Lazio (più 1,9%), Marche (più 1,7%), Friuli Venezia Giulia (più1,6%), Trentino Alto Adige (più 1,4%), Toscana (più 0,8%),Piemonte (più 0,7%). Mentre le tariffe sono in diminuzione in sei regioni: Abruzzo (meno 2,8%), Veneto (meno 2,2%), Sardegna (meno 1,5%), Sicilia (meno 1,4%), Puglia (meno 0,8%) e Campania (meno 0,4%). La spesa resta invariata in quattro: Basilicata, Emilia Romagna, Lombardia e Valle d'Aosta.

La regione con la spesa più elevata resta la Campania con 419 euro, in leggera discesa dello 0,4% rispetto al 2019. Mentre la spesa media più bassa è in Trentino Alto Adige con 193 euro, dove si registra anche un incremento dell'1,4% rispetto all'anno precedente.