cronaca

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Colpo di scena al processo per l'omicidio di Antonio Olivieri, l'artigiano di Sestri Levante ucciso nel novembre 2017 per cui sono sotto processo la moglie di Olivieri, Gesonita Barbosa e il suo convivente Paolo Ginocchio.

Il giudice per l'udienza preliminare Silvia Carpanini ha disposto nuovi accertamenti tecnici su alcuni reperti prelevati sulla scena del crimine che non erano stati analizzati. Due mozziconi di sigarette, alcune macchie di sangue che portano alla scala dell'ingresso e poi alcuni capelli trovati tra le mani della vittima.

A processo, con rito abbreviato, sono appunto la Barbosa, 36 anni moglie di Olivieri, e il suo convivente Ginocchio, 47 anni. Per entrambi il pm Fabrizio Givri aveva chiesto la condanna a 30 anni.

I due sono difesi dagli avvocati Emanuele Olcese e Nicoletta Peri. Per la Squadra Mobile, che aveva effettuato le indagini, era stato Ginocchio a uccidere Olivieri spinto da Gesonita che, ludopatica, provava rabbia nei confronti dell'ex 'colpevole' a suo dire di non darle abbastanza soldi. Secondo quanto ricostruito, Ginocchio sarebbe entrato una prima volta nello scantinato della casa dove viveva Olivieri e avrebbe staccato il contatore della luce. Il primo tentativo non era andato a segno perché la vittima dormiva. Ginocchio sarebbe tornato all'alba e avrebbe di nuovo staccato la luce. Olivieri, sceso nello scantinato, è stato colpito alle spalle con un'arma contundente e strangolato con fascette da elettricista. La donna era stata definita dal gip, al momento dell'arresto, una persona "priva di scrupoli, pronta a tutto per le proprie mire e vendicativa".