porti e logistica

Tavolo tecnico e servizi rinforzati per affrontare flussi
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Anche il porto di Genova risentirà degli effetti del blocco del canale di Suez, "tuttavia una previsione attendibile, della portata dei ritardi e dei nuovi
piani di viaggio delle unità coinvolte, potrà essere concretamente valutata solamente quando il traffico nel Canale sarà ripreso". Lo scrive in una nota la Capitaneria di porto genovese che "ha avviato una fase di confronto con i servizi tecnico-nautici del porto affinché, una volta ripreso il traffico a Suez, gli scali a Genova possano svolgersi senza ulteriori ritardi e nel pieno rispetto della consueta sicurezza delle manovre".



Nell'ambito del tavolo tecnico di coordinamento, convocato quotidianamente dall'Autorità marittima, e nel corso delle continue interlocuzioni tra militari, piloti del porto, personale dei rimorchiatori e ormeggiatori, è stata infatti considerata la possibilità che, una volta riaperto il Canale, un numero elevato di navi possano raggiungere Genova comprimendo la regolare pianificazione degli ingressi in porto. Quindi fin da oggi "gli uffici amministrativi e il personale operativo della Capitaneria sia i servizi tecnico nautici del porto di Genova sono in stato di pre-allerta e saranno adeguatamente rinforzati per far fronte alle schedule e alle esigenze che gli operatori commerciali rappresenteranno, così da assicurare la massima collaborazione perché i flussi delle merci in porto e verso il Paese possano riprendere regolarmente nel più breve tempo
possibile".