cronaca

Presto una seconda autopsia
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A sei mesi di distanza, a Parigi proseguono le indagini sulla morte di Alessio Vinci: lo studente di 18 anni di Ventimiglia, iscritto al primo anno di Ingegneria Aerospaziale al Politecnico di Torino, trovato morto il 18 gennaio scorso in un cantiere del quartiere parigino di Port Maillot, ai piedi di una gru alta 50 metri dalla quale, probabilmente, è precipitato. Il magistrato francese che ha il dossier sulla morte di Alessio ha respinto la richiesta di archiviazione della polizia secondo cui si trattava di suicidio.

"Questa notizia ci rinfranca - ha detto il legale della famiglia di Alessio, l'avv. Marco Noto - Significa che si sono resi conto delle incongruenze e delle stranezze intorno alla morte di Alessio. Alla nostra richiesta di avere copia del dossier il magistrato ha risposto che le indagini proseguono per cui il fascicolo resta secretato". Un secondo fascicolo sulla morte del ragazzo è stato aperto anche in Italia, dove il pm di ma Luca Palamara (il fascicolo al momento risulta ancora assegnato al magistrato che è sotto indagine disciplinare, ndr) indaga per istigazione al suicidio. "A breve - ha detto Noto - il medico legale incaricato di effettuare la seconda autopsia depositerà la propria perizia". Mancano anche gli accertamenti tecnici sul computer e sullo smartphone del ragazzo.

Cresciuto dal nonno Vincenzo Ferraro dopo la morte della mamma quando era ancora piccolo, Alessio era partito da Torino per Parigi il giorno prima di morire. Arrivato nella capitale francese si era recato all'hotel Le Meridien Etoile. Al nonno ha mentito, dicendo di essere a Torino. Alle due del mattino le telecamere dell'hotel l'hanno ripreso mentre lascia l'albergo e all'alba un operaio ne ha trovato il corpo ai piedi della gru.

Nella stanza d'hotel Alessio ha lasciato un criptico messaggio scritto in francese: 'E.T.P. je sais CAM 381ASLCM", fotografata
con la webcam del pc e usata come salvaschermo.