cronaca

L'inchiesta era a carico di ignoti
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 È stata archiviata l’inchiesta, a carico di ignoti, sulle multe 'stoppate' in via Alessi, a Carignano, dal sindaco Marco Bucci residente in quella strada. Secondo il pubblico ministero Gabriella Marino e il procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati, il primo cittadino non avrebbe avuto alcun interesse personale a fermare i vigili che sanzionavano le vetture.

Tutto era partito una mattina, quando il sindaco era “uscito di casa verso le 8.15 e ho incontrato un operatore Amiu che conosco, poiché lo vedo ogni mattina”, ha raccontato lui stesso. “E’ stato lui a segnalarmi il problema delle macchine parcheggiate che intralciavano la pulizia meccanizzata e della presenza dei vigli urbani che stavano multando tutte le automobili. Mi sono guardato intorno e non c’era un posto libero, nessuno aveva rimosso la sua vettura segno che la nuova segnaletica posta in fondo alla via non era stata vista o compresa da nessuno”.

Così Bucci si era avvicinato agli agenti in servizio, per chiamare il comandante dei vigili e fare presente che “in casi come questo, quando interviene una novità che modifica una consuetudine che si perde negli anni (quella di segnalare la pulizia della strada con cartelli mobili, posti la sera prima, ndr), sarebbe preferibile un sistema di ‘warning’, come avviene nei paesi anglosassoni”.

Ma era arrivato poi l’esposto di Pasqualino Manfrecola, vigile e segretario regionale del sindacato Csa. I magistrati avevano aperto un fascicolo a carico di ignoti per abuso d'ufficio. Secondo quanto accertato, a febbraio due vigili si erano presentati in via Alessi e avevano iniziato a multare le auto che impedivano la pulizia della strada. I due agenti avevano già multato 43 veicoli quando hanno visto arrivare il sindaco. Dopo alcuni minuti al telefono, il comandante dei vigili Gianluca Giurato ha impartito l'ordine di fermarsi.

Il sindaco aveva spiegato anche in consiglio comunale che non aveva detto ai vigili di non fare multe, ma che aveva il dovere di segnalare se una procedura non funzionava bene. Dopo la vicenda, la pulizia delle strade e il relativo divieto di sosta sono stati preannunciati lasciando un avviso sul parabrezza delle auto.