Politica

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Il presidente della Sampdoria, Duccio Garrone ha ragione. Senza un nuovo stadio, moderno, sicuro, accessibile, che non condiziona la vita di un quartiere, la città (e non solo le società di calcio) è destinata a perdere colpi. Un nuovo stadio non è un lusso, ma un’esigenza per creare nuova ricchezza. Un nuovo stadio è come una nuova azienda.

E non c’è tempo da perdere: ora Samp e Genoa brillano sportivamente, ora è possibile conquistare un posto per esserci agli Europei del 2016 e questo vuol dire entrare in un giro internazionale che porterebbe immagine, grande visibilità e, probabilmente, parecchi finanziamenti. Una scelta va fatta subito. L’idea dell’area adiacente all’aeroporto sembrerebbe effettivamente la più sensata: nel grande affresco che Renzo Piano ha predisposto sulla Genova futura è così.

Enac boccia questa soluzione perché, sostiene, impedirebbe la crescita del Cristoforo Colombo. Per la verità, fino a oggi, la crescita dell’aeroporto è una chimera. Quindi sarebbe bene che fossero fatte fino in fondo le verifiche per capire se il progetto di Garrone è praticabile. Altre aree? Difficile trovarne nella cintura genovese che è già sufficientemente costipata. Ma se davvero ci sono, queste ipotetiche localizzazioni siano rese note senza perdere tempo.