cronaca

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"Ho dovuto dare disdetta a Tirrenia a partire dal 31 dicembre di quest'anno perché con le loro nuove navi e i loro nuovi traffici non riusciremo più a soddisfare le loro richieste. Quindi Genova perderà 50mila ore di lavoro all'anno per la Compagnia, per i miei dipendenti e milioni di euro". Non ci va giù morbido, come sempre, il terminalista Aldo Spinelli che durante una puntata di Live on the road analizza, dal suo punto di vista, la situazione del porto di Genova "che Dio ha dotato di una posizione che lo renderà sempre prioritario rispetto ad altri scali come Savona, che è e resterà sempre un porto di serie B, mai di serie A" dice con il suo modo più che diretto rispondendo a una domanda sulla piattaforma contenitori di Vado che diventerà operativa l’anno prossimo per una prima fase. "Loro avranno i cinesi (n.d.r Cosco fa parte della società di gestione insieme a Maersk) ma noi siamo in una posizione avvantaggiata. Andare in camion da loro costa circa 150 euro in più quindi non conviene".

Tornando a Tirrenia, Spinelli chiede alle istituzioni di accelerare e di dargli 22mila metri quadrati che sono a ponente della centrale Enel: "Da due anni non sono più utilizzati ma niente si muove. Tagliano a metà le mie concessioni, é da due anni che le chiedo ma c’è Arpal che dice che devono essere fatte verifiche ambientali. Ma le sembra? Non vogliamo mica che ci vadano a giocare i bambini, ci portiamo dei mezzi!". E poi c’è Carmagnani: "Qui ci vorrebbero fare i loro depositi petrolchimici ma sono pericolosi". E poi ci sono altri 21mila metri quadrati a Bettolo "già scorporati dalla concessone di Msc, che mi hanno promesso visto che ho liberato aree per la nuova viabilità a Cornigliano, e lì se avessi voluto avrei potuto dire di no, visto che avevo la concessione fino al 2035, ma per l’interesse della città dopo il crollo del ponte Morandi ho detto sì. Poi altre aree mi sono state tolte a Cornigliano per lasciare spazio ad Autostrade, insomma, vengono sempre a prendere aree a me, agli altri niente. Ma io me le sono guadagnate, nessuno mi ha mai regalato niente" tuona.

E poi c’è il capitolo trasporto ferroviario con "le Ferrovie che ci hanno tenuto fermo 17 gironi un treno di carbone per la Svizzera perché non avevano tracce, lo capisce? Diciassette giorni per far partire un treno! Tre mesi per farne 85! E poi c’è chi dice che non serve il Terzo Valico... Ovviamente svizzeri se ne sono andati, traffico perso".

Sulla vertenza dell’autotrasporto dice: "Hanno ragione i camionisti sia sui tempi di attesa troppo lunghi che sulle tariffe troppo basse. Qui - spiega - arrivano anche autisti che, scusi il termine, non parlano neanche Italiano. Il Governo lo capisca e reintroduca la tariffa di sicurezza che ancora le tariffe al prezzo del gasolio e le mantiene al di sopra di una certa soglia".
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