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Il tecnico aquilotto festeggia la promozione: "Qui il pubblico spinge e incide"
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"E' stata una stagione complicata, soprattutto per quello che è successo. Riprendere dopo tre mesi di difficoltà non era semplice, ci sono stati tantissimi problemi. Qui il pubblico spinge e incide, sembra una frase fatta ma è davvero il dodicesimo uomo. Ci sono mancati, ma in queste settimane ci hanno aiutato. Festeggiare con loro è un motivo d'orgoglio, ci avevano chiesto di regalare un sogno a tutta la città". Non sta nella pelle Vincenzo Italiano, lo Spezia è in serie A


"Ho detto ai calciatori che potevamo entrare nella storia, che sarebbe stato bello tornare a La Spezia nei prossimi anni a testa alta e circondati dalla gratitudine della gente. Hanno saputo interpretare le gare nella maniera giusta, umanamente è un gruppo fantastico. Basti pensare all'atteggiamento dopo la rete del Frosinone: la testa funziona e fa girare le gambe, mentalmente siamo stati fortissimi. Sapevamo che potevamo scrivere pagine indelebili per questo club, sono felice anche per la crescita di tanti giovani che saranno il futuro dello Spezia".

E ancora: "Commozione e orgoglio. Abbiamo portato il nostro credo in giro per l'Italia, ci divertivamo e raccoglievamo risultati. Non è stato semplice, però. Vorrei ricordare che a novembre ci siamo trovati in zona retrocessione, oggi invece indossiamo la medaglia e alziamo la coppa. Ho condiviso quest'annata con un gruppo straordinario, siamo felicissimi ed è un sogno".

E sul suo futuro: "Mi vivo queste emozioni straordinarie. Da calciatore ho perso una finale play off e volevo che i ragazzi riscattassero quella sconfitta che bruciava ancora dopo 8 anni. C'è tutta la proprietà qui, parleremo e ragioneremo nel migliore dei modi. Ora, però, godiamoci il momento e l'abbraccio della città".