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In vista del debutto in serie A delle Aquile alla Scala del calcio, domani alle 18
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 Vincenzo Italiano, dopo il successo dello Spezia a Udine, si prepara alla missione impossibile di San Siro, domani alle 18 contro il Milan. "Siamo contenti prima di tutto di aver mosso la classifica - dice in conferenza stampa al "Ferdeghini" - perché avevamo l'obiettivo di arrivare alla sosta facendo qualche punto e cercando di crescere soprattutto in autostima, in consapevolezza di quello che si va a proporre e se questo accade attraverso i risultati è un grandissimo vantaggio. Sono convinto che possiamo migliorare. A Udine siamo stati capaci di giocare mezz'ora in inferiorità numerica".

FATICA - "Abbiamo fatto due sforzi importanti, è chiaro che la fatica si faccia sentire. Abbiamo cercato nei primi due giorni di recuperare le energie, di fare quello che è possibile fare nella preparazione della partita in due giorni contro una grandissima squadra come il Milan. Dobbiamo essere veloci a cercare di apprendere e mettere in pratica quello che si è proposto. A San Siro non ci sarà sicuramente Ferrer, Deiola che ha avuto questo problemi e non lo vogliamo rischiare, Terzi è squalificato. Per il resto ci siamo, chi verrà chiamato in causa darà sempre il massimo e cercherà di fare una prestazione importante".

MORALE - "E' normale che una vittoria del genere ti fa lavorare bene per la preparazione della partita successiva. Qui si deve costruire una squadra vera, ci deve essere un gruppo unito con attaccamento alla maglia. Prima lo facciamo e prima diventiamo una squadra vera. La lingua è un problema nel mettere insieme tanti giocatori stranieri, ma il fatto di comunicare in campo è una lingua universale. I giocatori intelligenti fanno presto a capire, come Zoet che si sta sforzando a capire l'italiano. Le difficoltà le hanno tutte le squadre però dobbiamo superarle al più presto".

SFIDA - "Dobbiamo preparare in due giorni una gara contro una corazzata, è normale che dobbiamo cercare di alzare l'asticella dell'attenzione. Andiamo a San Siro, non può esserci per noi emozione o niente che ci possa distogliere dal dovere di fare la prestazione. Dobbiamo andare forte, migliorare e crescere perchè la vittoria di mercoledì non è che abbia cambiato tantissimo le cose. E' chiaro, fa bene, è una grande iniezione di fiducia ma dobbiamo crescere tantissimo".

MISSIONE - "Ai ragazzi chiedo di iniziare ad una velocità diversa rispetto allo scorso anno perché lo richiede la categoria. Quando giochi contro queste squadre qua devi dare il duecento per cento, devi andare oltre a quello che si è convinti di essere e avere. Poi è il campo che dà le risposte, c'è sempre un avversario che - faccio una battuta - spero di non trovare al cento per cento e poi dobbiamo metterci del nostro".

IBRA ASSENTE - "Penso che il Milan abbia giocatori di altissimo livello fuori, penso che abbia giocato giovedì 120 minuti ma a questi livelli sono convinto che non sia un problema. Le difficoltà le avremo contro chiunque ma se una squadra come il Milan non ha Ibrahimovic un po' devi cercare non dico di approfittarne ma è un pericolo in meno sicuramente".

CASO FERRER - "Ferrer non viene perché in questo momento penso non sia serenissimo, non vediamo l'ora finisca il mercato e chiudiamo questi discorsi e dal 5 ottobre ci sia un gruppo unito che vada a battagliare in tutti i campi. Sono cose che capitano, sono successe anche a me nella mia carriera da calciatore. Sinceramente io delle volte sono sceso in campo non rendendo al massimo perchè ero un po' distratto da altre cose e, ora che faccio l'allenatore, preferisco che un mio calciatore stia tranquillo e sereno, risolviamo insieme i problemi".