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Arbitra Fabbri di Ravenna
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Lo Spezia gioca la sua onesta partita a San Siro, resiste un tempo alla superfavorita Inter, poi cede alla maggiore classe dei nerazzurri, che passano con Hakimi e raddoppiano con un Var-rigore di Lukaku. Tardivo il gol di Piccoli allo scadere del quarto minuto di recupero. Le Aquile hanno retto il confronto sul piano del gioco, ma non sono riuscite a impensierire Handanovic. La sconfitta fa male, lo Spezia non vince una partita dal 7 novembre, data del trionfo di Benevento. Da allora, sono arrivati solo 3 punti in 6 partite e adesso la tifoseria chiede riscatto nella gara più attesa: il primo derby regionale col Genoa in serie A, il 23 dicembre alle 20,45 al Picco. Sarà una partita ad alta tensione perché la classifica è tornata a farsi preoccupante: lo Spezia è infatti quartultimo a quota 11, davanti soltanto a Torino, Genoa e Crotone.

In avvio è subito Inter: Lautaro serve Lukaku su cui esce Provedel che salva la porta spezzina, con la collaborazione di Ismajili. Ancora il portiere spezzino compie al 9' una parata importante su Young. Al 13' punizione per l'Inter: Brozovic mette in mezzo, Lautaro stacca bene sul secondo palo ma non inquadra la porta.
Dopo le due buone occasioni in avvio per l'Inter, lo Spezia guadagna campo e con la forza di un'ottima disposizione tattica riesce a frenare le iniziative dei solisti nerazzurri. Le Aquile provano anche qualche sortita in avanti: al 35' un cross di Mora mette in difficoltà De Vrij e Skriniar, che però alla fine allontanano il pallone. In conclusione di tempo Nzola e Terzi finiscono sul taccuino di Fabbri per falli su Barella e Lukaku.Si va al riposo sul risultato di parità.

Al rientro in campo, nell'Inter Sensi prende il posto di Gagliardini. L'Inter spezza l'equilibrio al 51': Lautaro conquista un ottimo pallone e lancia in campo aperto Hakimi che entra in area e batte Provedel. Si tratta di un gol per la verità abbastanza casuale, che punisce lo Spezia premiando oltre misura i nerazzurri che non fanno molto per legittimare il vantaggio. Al 63' ci prova Nzola, con un colpo di testa di poco alto sopra la traversa: azione che porta al cartellino giallo per Conte, veemente nel chiedere un fallo dell'attaccante spezzino.
Lo Spezia insegue il pari e si scopre, ma incassa il raddoppio su un altro episodio: VAR per un intervento di braccio di Nzola in area su cross di Sensi, va a vedere Fabbri e concede il rigore che Lukaku trasforma, spiazzando Provedel. Lo Spezia accorcia con Gyasi, ma in posizione di evidente fuorigioco.
Al 79' triplo cambio nell'Inter: escono Young, Hakimi e Lukaku, entrano Darmian, D'Ambrosio e Perisic. Risponde Italiano richiamando Gyasi e Nzola per Farias e Piccoli. Nel finale di gara l'Inter cerca di gestire il possesso palla, mentre lo Spezia non riesce a rendersi pericoloso. All'86' pallone filtrante di Acampora per Farias, che non riesce a cogliere il servizio peraltro assai impreciso. Nel recupero non succede nulla e lo Spezia adesso può pensare al derby, con la massima concentrazione perché la classifica è tornata a farsi preoccupante.

INTER - SPEZIA 2-1
RETE: 51' Hakimi, 70' Lukaku (rig), 94' Piccoli.
INTER (3-5-2): Handanovic; D'Ambrosio, De Vrij, A. Bastoni; Hakimi (79 D'Ambrosio), Barella, Brozovic (66' Vidal), Gagliardini (46' Sensi), Young (79' Darmian); Lukaku (79' Perisic), Lautaro Martinez. All. Conte.
SPEZIA (4-3-3): Provedel; Vignali, Ismajli, Terzi, S. Bastoni; Deiola (73' Maggiore), Ricci, Mora (73' Agudelo); Acampora (91' Mastinu), Nzola (80' Farias), Gyasi (80' Piccoli). All. Italiano.
ARBITRO: Fabbri di Ravenna.
NOTE: ammoniti Brozovic, Nzola, Terzi, Conte.