porti e logistica

Il presidente degli spedizionieri: "Porto bloccato, inaccettabile"
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 "Ormai non si tratta più di ritardi, bensì di un palese disinteresse della Toscana, che, evidentemente più attenta a vicende politiche nazionali che al funzionamento produttivo del suo territorio, sta da mesi bloccando l'operatività dei porti di La Spezia e Marina di Carrara; a tutt'oggi le Istituzioni politiche toscane, in primis il Comune di Marina di Carrara, ma anche la Regione Toscana, che dovrebbe essere il garante dell'operazione, non hanno indicato i rappresentanti nel Comitato di gestione della nuova Autorità portuale di sistema di fatto congelando la governance e impedendo il processo di integrazione, già complesso di per sé, dei due porti".

Così in una nota Alessandro Laghezza, presidente dell'Associazione spedizionieri di La Spezia. 

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"Assistiamo - afferma - ad una totale noncuranza degli interessi delle comunità che sui porti operano. Il prolungato stallo nella governance del porto di La Spezia, prima per una riforma incompleta, quindi per l'inchiesta giudiziaria che si è abbattuta sull'Autorità portuale, e ora per una inaccettabile inadempienza da parte delle istituzioni competenti, ha già provocato gravi danni con conseguenze anche occupazionali che non tarderanno a palesarsi".

"Sulla integrazione con Marina di Carrara - prosegue - che avrebbe dovuto essere attuata a tappe forzate proprio per ricreare anche a La Spezia quel clima positivo che negli anni passati è stato all'origine del 'miracolo portuale spezzino', continua a incombere il silenzio della Toscana e senza il completamento dei nuovi organi di governance, in particolare il Comitato di gestione, la nuova Autorità portuale di sistema è e resta un'anatra zoppa".