cronaca

Episodi contenuti nell'esposto in Procura presentato dal parroco di San Sisto di Pre'
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“Alle 4.30 di notte ero in via San Luca mi hanno avvicinato otto spacciatori che volevano a tutti i costi vendermi della droga e quando ho detto che ero un prete mi hanno risposto che non era possibile, mi hanno detto che se ero lì a quell’ora era solo perché volevo comprare la droga”.


Così monsignor Nicolo’ Anselmi vescovo ausiliare di Genova e parroco delle Vigne racconta a Primocanale come anche a lui gli spacciatori abbiano offerto droga. Due di questi episodi sono contenuti anche nell’esposto che don Rinaldo Resecco, parroco di San Sisto di Pre’, ha presentato in Procura martedì 15 dicembre.


Monsignor Anselmi per gran parte di Genova, ma non solo, è ancora don Nicolo’, per i giovani solo Nick. Da anni in prima persona è impegnato nell’aiuto degli ultimi promovendo diverse iniziative per dare un lavoro, una speranza a chi vive ai margini e soprattutto coinvolgendo i ragazzi. Un vescovo ausiliare che fuori dalle celebrazioni ufficiali non porta lo zuccotto viola e gira con un giaccone nero, come sempre, come prima della consacrazione a vescovo avvenuta nel febbraio del 2015.


I problemi del centro storico sono noti a tutti e soprattutto a lui che è il parroco della Basilica delle Vigne ma dal lockdown la situazione è peggiorata. “C’è una situazione di degrado e delinquenza a cielo aperto 24 ore su 24 – racconta il vescovo ausiliare Anselmi – è una cosa che fa male ed è purtroppo sintomo di un malessere diffuso perché l'uso di droghe vuol dire che la gente sta male e che i giovani stanno male e pensavo di trovare in questo mondo un po' consolazione”.


Un Natale diverso con due volti spiega mons. Anselmi: “In questo tempo di Covid ci sono veramente tante persone, tante parrocchie che si sono date da fare e che si impegnano in tanti piccoli, grandi gesti di solidarietà come pacchi regalo per le famiglie più in difficoltà”.


Mons. Anselmi ha poi voluto raccontare un aiuto particolare arrivato qualche giorno fa: “Una nonna mi ha portato una busta con dei soldi, erano quelli dei regali dei nipoti ma loro avevano rinunciato ad avere regali”.


L’altro volto invece è quello del degrado, dello spaccio che in questi ultimi mesi sta mettendo a dura prova la vita di residenti e commercianti ormai esasperati e impauriti.


Il ‘prete dei giovani’, come è stato soprannominato qualche anno fa, ci tiene a sottolineare l’impegno delle forze dell’ordine nel dedalo di vicoli che vede letteralmente scomparire gli spacciatori in pochi secondi quando arrivano polizia e carabinieri ma “purtroppo dura poco…”.


“La maggior parte sono pusher stranieri – racconta Anselmi -
Non sanno cosa fare, per me la vera sfida sarebbe quella di trovare un impiego
, un lavoro e per questo che spero che il nuovo progetto del Comune sul centro storico ci aiuti a dare un senso alle giornate di tante persone, ci aiuti a fargli cambiare vita”.