cronaca

Nelle perquisizioni sono stati trovati 10 mila euro in contanti, bilancini di precisione, telefoni cellulari
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I militari del Comando Provinciale di Savona stanno dando
esecuzione a 6 ordinanze di custodia cautelare
in carcere, disposte dal Gip presso il Tribunale di Savona, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 6 cittadini extracomunitari, di nazionalità egiziana e marocchina, residenti in Liguria e Lombardia, per spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli arresti sono frutto di un'articolata e complessa attività investigativa, condotta dalla Compagnia di Savona, iniziata nel settembre 2020 e che si è sviluppata attraverso attività tecniche, affiancate da servizi di osservazione, controllo e pedinamento. Il capo dell’organizzazione, per un periodo di tempo, ha anche diretto l’attività delittuosa del sodalizio direttamente dall'Egitto.

L'attività investigativa svolta ha consentito di accertare che l’organizzazione criminale spacciava tra Savona, Albissola e Varazze, fino a 5 kg di hashish al mese, rifornendosi nelle piazze di spaccio di Torino. Durante il periodo di lockdown, non potendosi spostare agevolmente oltre i confini della regione, gli spacciatori si approvvigionavano presso Genova e Albenga.

L'indagine, nel tempo, aveva già portato all'arresto di 3 soggetti, nella flagranza del reato, mentre un quarto soggetto era stato denunciato a piede libero per lo stesso reato. Nelle varie operazioni, sono inoltre stati sottoposti a sequestro, quasi 4 kg di hashish, circa 10 mila euro in contanti, bilancini di precisione, telefoni cellulari e due autovetture.

AI termine della complessiva attività investigativa, il Pubblico Ministero procedente, condividendo l'impianto accusatorio della Polizia Giudiziaria, ha richiesto l'emissione di provvedimenti cautelari personali nei confronti di 6 dei 9 indagati, disposti dal Gip presso il Tribunale di Savona ed eseguiti nella giornata odierna. Contemporaneamente, sono in corso di esecuzione da parte dei 40 Finanzieri impegnati nell'operazione, 10 perquisizioni domiciliari presso i luoghi nella disponibilità degli indagati, ubicati nelle province di Savona e Monza, allo scopo di raccogliere ulteriori elementi probatori e ricercare eventuale altra sostanza stupefacente, materiale e attrezzatura per il confezionamento della droga e denaro provento dell'attività illecita.