cronaca

I prodotti sequestrati dall'Agenzia delle Dogane erano destinati a un Paese del Sudamerica
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 Un carico di 9 mila chilogrammi di bifloruro d'ammonio con concentrazione variabile da 70 al 180% utilizzato anche per la fabbricazione di agenti tossici per uso militare, oltre che civile, è stato bloccato dai funzionari dell'Agenzia delle Dogane in porto alla Spezia. Il materiale è di origine cinese ed era destinato a un Paese del Sud America. Le armi chimiche, usate fino alla prima guerra mondiale (nella foto), sono vietate da tutte le convenzioni internazionali.

I funzionari dell'Adm hanno accertato la pericolosità della sostanza sequestrata e confemato che il materiale può essere impiegato per la fabbricazione di agenti tossicologici e che è inserito nell'elenco dei beni a duplice uso, esportabile quindi solo previa autorizzazione ministeriale. I responsabili della società esportatrice sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per i reati connessi all'esportazione non autorizzata di prodotti a duplice uso e per la falsa dichiarazione relative all'origine del prodotto.

Il prodotto dual use, acquistato in Cina e di produzione cinese, è stato imbarcato da un'azienda del Nord Italia assieme a prodotti per la lavorazione delle piastrelle usando una documentazione che ne attestava l'origine europea. L'azienda italiana è stata deferita all'autorità giudiziaria. Il bifloruro d'ammonio è sostanza altamente tossica sia in caso di contatto, che per inalazione e viene impiegato, tra l'altro, nella fabbricazione di armi chimiche.