porti e logistica

La presidente Paita chiede al Mit "certezze finanziarie"
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Il presidente del porto di Genova e commissario in pectore sulla nuova diga foranea è stato oggi ascoltato dalla Commissione Trasporti della Camera: Paolo Emilio Signorini ha spiegato nei dettagli ai deputati il progetto della nuova diga, esponendo le tre alternative progettuali e ribadendo l’importanza dell’opera per il futuro del bacino storico e di Sampierdarena e, in una quadro globale, per il ruolo della città nel corridoio Reno-Alpi.

Signorini ha spiegato i tempi della chiusura del progetto di fattibilità, prevista in aprile, e ha ragionato sui costi e i benefici della nuova diga illustrando i primi risultati del dibattito pubblico che si è recentemente concluso.

Il presidente del porto è stato ascoltato nell’ambito della nomina, effettuata dalla ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli, per confermare il suo incarico di commissario della nuova diga: “La nomina dei commissari non risolve ogni problema – ha spiegato Signorini – andrà quindi previsto come attrezzare al meglio queste nuove figure così da rendere veloce ed efficace la nostra azione”. Signorini ha mostrato di apprezzare lo sforzo semplificatorio messo in atto dal Governo ma anche sollevato la questione del finanziamento complessivo dell'opera. 

Dopo l’audizione Raffaella Paita, presidente della Commissione, ha spiegato come nella relazione di Signorini sia “Emerso apprezzamento per le norme contenute nel Dl Semplificazioni ma, come da noi sottolineato in precedenza, anche Signorini si è detto preoccupato per le incertezze finanziarie che minacciano l'opera. Per ora ci sono i 500 milioni di euro stanziati nel contesto del Recovery Plan ma ancora nessun atto del Mit rispetto alle risorse mancanti. Il prossimo indispensabile passo per poter completare l'opera è assicurare certezze sul piano finanziario".