salute e medicina

La risposta dell'Asl: "La chiameremo noi"
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 Attende 15 giorni una chiamata, "mai pervenuta", per un intervento di riduzione della frattura di un polso. E' accaduto a una spezzina che il 25 settembre si è fratturata il polso cadendo. Per giorni lei e il marito, che ha acquistato pagine sui quotidiani locali per chiedere spiegazioni al primario di ortopedia, si sono sentiti rispondere dall'ospedale "la chiameremo noi". "Un medico dello staff - scrive il marito al primario - dopo aver tirato il braccio neppure ha chiesto una successiva radiografia per verificare la corretta ricollocazione delle ossa".



Passano i giorni e la donna ha forti dolori. "Voglio capire se questo è stato accidentale o strutturale all'organizzazione della sua divisione" chiude nella lettera. L'Asl 5 ha replicato che "nelle ultime due settimane l'equipe ha dovuto far fronte a un numero importante di interventi per traumi maggiori. Questo ha provocato un differimento delle operazioni per traumi minori. Per dare risposte facciamo interventi tutti i giorni, anche il sabato".
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