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Il mancato presidente blucerchiato sarà ambasciatore azzurro per Euro 2020
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 Niente Sampdoria e quindi Italia. Gianluca Vialli, sfumata definitivamente la possibilità di assumere la presidenza della Sampdoria, accetta la chiamata della Nazionale, lasciata in stand-by per quasi un anno proprio nella prospettiva di realizzare il sogno blucerchiato. A marzo Vialli aveva accettato, insieme con Totti, il ruolo di ambasciatore di Euro 2020, in funzione di una serie di impegni di rappresentanza: ma che il primo intervento in carne e ossa avvenga adesso, anziché - per esempio - il mese scorso, in occasione delle partite in Armenia e Finlandia, ha un significato preciso.

Il ritiro della cordata con i soci Dinan e Knaster ha così indotto Vialli a raggiungere il "gemello" Mancini, suo compagno di squadra nel Doria per otto anni, nel clan azzurro. Da domani e per quattro giorni Vialli farà parte del gruppo, impegnato nelle due partite con Grecia e Liechtenstein, come ambasciatore volontario per Euro 2020.

Il primo atto di Vialli in Nazionale sarà la visita all''ospedale pediatrico Bambin Gesù della Capitale, con l'incontro con i piccoli ospiti dell'istituto: un faccia a faccia molto significativo, alla luce dell'esperienza personale dell'idolo dei tifosi blucerchiati, che dovranno rinunciare all'idea di rivederlo come presidente.