cronaca

Il provvedimento: caso che crea un precedente o un errore?
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Quando l'ondata di maltempo è ancora nel suo pieno, con lo stato di alcuni torrenti d'entroterra che continua a preoccupare, è già dibattito in corso sul provvedimento adottato in mattinata dal Comune di Serra Riccò che attraverso i propri media istituzionali ha dichiarato l'attuale allerta arancione in rossa.

 

L'amministrazione guidata dalla sindaco Angela Negri e coordinata nel settore protezione civile dall'assessore Alessandro Parodi spiega così la scelta: "Un'azione legata all'innalzamento dei pluviometri e di varie situazioni di disagio presenti in paese con particolare riferimento al Secca e al Riccò. Un invito alla popolazione per non uscire e adottare le massime misure di sicurezza".

 

A far scalpore è l'autonomia di scelta dell'ente comunale su decisioni formalmente adottate da Arpal, la realtà regionale dotata di adeguati strumenti professionali e previsori preparati per descrivere l'immediato futuro meteorologico in Liguria.

 

Secondo gli amministratori di Serra Riccò quanto fatto rientra nella normativa e si inserisce in un'ulteriore forma di tutela per la cittadinanza. 

Non così per l'assessore regionale, Giacomo Giampedrone: "Il Comune non può parlare di allerta rossa quando sul territorio ligure è stata diramata l'allerta arancione. Può operare con ordinanze che chiudono strade o vietano determinati passaggi del proprio paese e può sottolineare alla popolazione l'innalzamento delle diverse fasi dei piani. Ne esistono tre per ogni fase di pre allarme. Ma il Comune non può modificare il colore dell'allerta".  

Intanto, nelle ore successive, lo stesso Comune di Serra Riccò ha diramato una nuova nota: "Il nostro Comune, come previsto dalle segnalazioni di Regione Liguria, è in Allerta livello Arancione sino alle ore 15; in considerazione del superamento delle soglie di criticità’ rilevato da alcuni pluviometri manteniamo lo stato di allarme".