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L'attacco delle meraviglie non fa più magie, il centrocampo fatica, la difesa è piena di rattoppi. Si può spiegare così la caduta del Genoa in casa, rumorosa e scottante per l'ex capolista, perché la gara persa con lo Spezia per 1-2 è un derby regionale. Perde un Genoa che è ancora una volta la brutta copia di quello che ha incantato a inizio stagione e vince - grazie al rigore di Saverino e al 2-0 di Guidetti - e nonostante il finale in dieci, uno Spezia sorprendente oltre che amico della fortuna. Gli ospiti hanno mostrato voglia e determinazione a tratti esaltante. Dopo tanti errori di mira dei rossoblu, le parate di Santoni, le deviazioni millimetriche dei difensori spezzini, arriva il mezzo errore del portiere rossoblu Barasso che dà il via all'azione del rigore del vantaggio con una respinta corta. Lo Spezia ringrazia, chiude in vantaggio il primo tempo e nella ripresa accetta volentieri anche il secondo errore genoano, più clamoroso, di Biasi, che lancia il contropiede del 2-0. Il rigore del solito Adailton non basta ai liguri. Il Genoa gioca senza due difensori titolari (Bega e Criscito) e schiera Stellini dal primo minuto vicino a De Rosa, che rientra dalla squalifica, e Biasi. Gli altri reparti sono al completo. Lo Spezia deve rinunciare al bomber Varricchio che non riesce a recuperare da un infortunio e davanti, per cercare di fare male agli acerrimi rivali liguri, schiera la coppia Dionigi-Guidetti, supportata dal modulo preferito da Soda, con quattro difensori e quattro centrocampisti. Sugli spalti la rivalità esplode tutta nei cori e nei fischi da parte di un pubblico da grandi occasioni. Anche i nove ammoniti e l'espulsione di Giuliano per una entrata scorretta su Greco dicono che la gara è tesa. Genoa e Spezia si affrontano a viso aperto, ma in pochi minuti i padroni di casa prendono l'iniziativa e mostrano i muscoli. Dal 10' al 15', i rossoblu costruiscono tre nitide palle gol ma Greco spreca e Adailton arriva tardi di un soffio su una palla che attraversa la linea di porta. Lo Spezia non riesce a uscire dalla metà campo ma si difende bene, con Scarlato su tutti, quando il Genoa non è proprio irresistibile. Nonostante la fase di stanca dei rossoblù le occasioni fioccano. Rossi è anticipato di testa a porta vuota e quando Greco fa l'unica magia il suo tiro spizzica la testa di un difensore ed esce di un soffio. Dopo due campanelli d'allarme, la giornata 'no' del Genoa si evidenzia al 43', quando in una rara incursione in area gli spezzini si guadagnano il rigore del vantaggio. Il portiere Barasso respinge male un tiro cross di Rossi e mette la palla sui piedi di Guidetti, che gli tira addosso: sul terzo tiro Sculli ci mette il braccio ed è rigore trasformato da Saverino. La reazione del Genoa è nei piedi di Milanetto ma sul tiro il portiere spezzino salva in tuffo. Nella ripresa lo Spezia innalza una diga umana davanti all area e per il Genoa è difficile trovare varchi. Gli ospiti sono bravi a chiudere ogni spazio e a fare 2-0 al primo errore avversario. Biasi fa la frittata al 16': da ultimo uomo sbaglia uno stop elementare e lascia campo libero a Guidetti, che corre in area e fulmina Barasso mettendo nell'angolo lontano. Gasperini toglie proprio Biasi per Longo e arretra Fabiano. Il Genoa ora fa un assedio totale e butta tante palle in area ma l'imprecisione degli attaccanti oggi è una evidenza. Ci pensa un difensore spezzino a rompere l'incantesimo: trattiene Longo in area e provoca rigore. Adailton fa l'1-2. Al 36', i rossoblu ne reclamano un secondo per una mezza parata con le mani di un difensore spezzino ma l'arbitro dice no. (Ansa)