cronaca

Viaggio fra i ristoratori e baristi dove la felicità è avere un grande dehor
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Felicità è riassaporare di prima mattina il gusto di un cappuccino e una brioches seduti al tavolino di un bar affacciato sul mare del porto antico.


Lo ha ammesso stamane una giovane collaboratrice scolastica
sorpresa a farsi un selfie davanti al cappuccino e la brioches di un caffè del Porto Antico: "E' tutta un'altra cosa rispetto a mangiare al bancone".

Il ritorno in zona gialla ai ristoratori e ai baristi
con dehor regala belle sensazioni quasi dimenticate.


Salvatore Battaglia titolare di un bar Area Expo: "Noi siamo pronti e aspettiamo solo di lavorare, sì, ci sentiamo fortunati perchè rispetto ad altri abbiamo più possibilità di avere nuovi spazi per i dehor".


Marco Secondo, altro ristorante dell'Area Expo,
appare bello carico e motivato: "Non vediamo l'ora di riaprire, è una settimana che ci prepariamo, naturalmente il tempo, come succede sempre in questi casi, non è dei migliori" dice allargando le braccia fatalista.


Felice appare anche Alessandro Ribuffo, titolare di un bar in via Canneto il Curto che ammette: "Ripartire è strano, non siamo più abituati, non ci ricordiamo più come si fa - dice sorridendo come a rimarcare il tempo passato dall'ultima zona gialla - ma siamo contenti, noi per fortuna abbiamo il dehor e abbiamo rimesso a lavorare anche i tre cassintegrati".


Poche sedie fuori ha potuto mettere Paul Migliorisi
, titolare di una storica cantina di via Canneto il Curto angolo vico Caprettari: "Un minimo di respiro lo abbiamo, ma per ora ci accontentiamo".