cronaca

La storia sotto il viadotto alto 65 metri e composto da sette piloni a Recco, sulla A12
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 Era il 2 giugno quando qualcosa di terribile stava per succedere in questa casa di via Ponte di Legno a Recco: “La signorina che abita lì era in dubbio se prendere il sole sulla torretta della sua casa oppure andare a Sori. Per fortuna ha scelto la seconda opzione altrimenti oggi chissà... “. Ha ancora i brividi Marinella, quando racconta quanto successo quest’estate alla sua casa sotto il viadotto alto 65 metri e composto da sette piloni a Recco, sulla A12.

“Da tempo sotto la campata c’era una freccia rossa che indicava il punto da cui poi quella mattina si staccò il pezzo che è finito sula torretta. Quindi si sapeva del rischio ma nessuno è intervenuto prima che si staccasse. Ad oggi Autostrade ha riparato il danno sul viadotto ma non ha ancora risarcito noi per il danno al terrazzo”. Marinella Del Bono ha un vicino di casa che si chiama Marco Brega, fa il tassista.

Non solo sono sotto il viadotto ma anche accanto alla rampa di accesso all'autostrada di Recco: “Giro molto per lavoro e non capisco perché altrove ci siano barriere di protezione in caso di vicinanza alle case, qui a Recco no, primo problema. Secondo l’inquinamento, e terzo, anzi primo per importanza, la sicurezza: la mia casa è in curva e se qualche mezzo sbanda sfonda tutto e finisce a me, visti i guardrail bassi e antichi che ci sono, poggiati su strutture in cemento armato marcite. Speriamo che qualcuno intervenga al più presto”.