cronaca

Il ministro Speranza: "Valutiamo obbligo vaccinale"
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 In Liguria la data segnata nel calendario è quella del 15 settembre. Quello è il giorno stabilito per il ritorno a scuola degli studenti in tutta la Regione. Poco più di un mese ma prima deve essere presa una decisione definitiva su come comportarsi con personale scolastico, docenti e studenti. Ma non è l'unico problema da affrontare. Gli studenti per raggiungere i propri istituti scolastici dovranno usare, in larga parte, i mezzi pubblici.

Sulla questione è intervenuto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti: "La parola d’ordine a settembre deve essere far tornare a scuola in sicurezza tutti gli studenti. Se vogliamo che i nostri alunni rientrino in classe in presenza bisognerà raggiungere almeno l’80% della capienza degli autobus. Possiamo anche valutare determinate modifiche sui mezzi di trasporto, cambiare per esempio il sistema di areazione all’interno e rendere così meno facile il contagio, ma bisogna intervenire al più presto e le Regioni sono a disposizione delle Prefetture, che stanno lavorando per il rientro a scuola".

Il governatore della Liguria segue dunque la strada tracciata dal presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga che chiede di tornare all'80% della capienza. Il tema degli autobus torna dunque al centro del dibattito in vista della ripartenza. L'obiettivo un po' di tutti è tornare alla scuola in presenza e abbandonare la didattica a distanza.

"Nelle prossime ore valuteremo quale sarà lo strumento più efficace per far tornare tutti a scuola in presenza, in sicurezza e senza dad. Stiamo valutando e nessuna ipotesi è esclusa, ci impegneremo, perché la scuola è una priorità" ha affermato il ministro della Salute Roberto Speranza.

E allora ecco che torna in discussione il tema dei vaccini. Su questo il presideente Toti è netto: "Occorre anche che tutto il corpo docente che ancora non si è vaccinato, lo faccia entro l’inizio dell’anno scolastico per ridurre al minimo il rischio di contagi e scongiurare l’ennesima chiusura degli istituti. Se non sarà garantita la soglia di sicurezza di personale immunizzato, è bene valutare l’ipotesi di introdurre l’obbligo vaccinale per questa categoria, affiancandola a una grande opera di sensibilizzazione dei pediatri per le fasce più giovani che ancora non si sono vaccinate. Basta Dad o distinzioni tra classi elementari, medie e superiori: non possiamo più permetterci di negare anche a un solo ragazzo il suo diritto allo studio in presenza".