cronaca

E intanto c'è chi potrebbe far slittare la riapertura di qualche giorno
1 minuto e 59 secondi di lettura
Manca ormai quasi una settimana all’inizio del nuovo anno scolastico in Liguria e il primo giorno di scuola non sarà di certo come tutti gli altri. Sarà un momento di ricongiungimento tra compagni di classe e insegnanti, ma al tempo stesso un momento in cui più che mai bisognerà mantenere le distanze.

Si riparte, anche se non mancano ancora delle perplessità nel mondo scolastico. In molti istituti ancora non sono arrivati i banchi monoposto o l’assegnazione dei docenti e personale ausiliario, per cui addirittura si dubita di riuscire a riaprire proprio il 14. È il caso dell’istituto comprensivo San Martino Borgoratti di Genova che proprio ieri aveva comunicato sulla propria pagina Facebook la possibilità che l’inizio slitti di uno o due giorni, post poi chiarito sul sito dell’istituto dallo stesso dirigente scolastico Paolo Tocco in una lettera alle famiglie e al personale dicendo di confidare sugli spazi della scuola per riuscire a ripartire in tempo. Qualche dubbio era stato avanzato anche dall’Ordine dei medici liguri che faceva propria la richiesta di alcuni comuni di posticipare l’inizio a dopo le elezioni.

Ma la data del 14 rappresenta un simbolo per la ripartenza della scuola e un graduale ritorno alla normalità, anche se la nuova normalità sarà fatta di misurazione della temperatura a casa, mascherine mentre ci si muove all’interno degli istituti e un occhio in più alla sanificazione. Si chiede alle famiglie, agli studenti e al personale docente di essere responsabili nell’ottica di prevenire contagi.

"Abbiamo lavorato per ridurre al minimo il rischio contagio ma la scuola non è un posto fatato, asettico, dove il rischio è zero per questo abbiamo lavorato con l'Iss per avere un protocollo e stabilire cosa si fa se c'è un contagiato in classe. Dal 14 la partita della scuola diventa molto sanitaria", così ha commentato ancora una volta la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina. "Distribuiremo 11 milioni di mascherine al giorno e gel. La mascherina va usata in situazioni di dinamicità, all'ingresso e in uscita, nei corridoi e se ci si muove in classe. Se si è seduti e c'è il metro di distanza si può abbassare per tutelare la salute di tutti, è la nostra prima priorità".