cronaca

Dopo un anno di pandemia, necessario fare il punto sul livello di apprendimento degli studenti
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Al via alle prove invalsi anche in Liguria a partire da lunedì 1 marzo. I test di italiano, matematica e inglese (lettura e ascolto) verranno svolti nelle V superiori per i ragazzi che faranno gli esami di maturità. Quest'anno le prove avranno una duplice valenza, dato che consentiranno di far capire al Ministero dell'Istruzione quale sia il gap formativo che si è venuto a creare nelle classi a causa della pandemia, tra didattica a distanza e programmi scolastici rivisti alla luce delle difficoltà. 

"Siamo pronti, è stata allargata la finestra per far svolgere le prove, le scuole hanno più tempo e potranno convocare i ragazzi in piccolissimi gruppi o spostare le prove ai prossimi mesi in quelle zone in cui le lezioni non sono in presenza. Il decollo è domani, per l' atterraggio aspettiamo e vediamo", ha detto la presidente Invalsi, Anna Maria Ajello. "Faccio i migliori auguri agli studenti: a loro dico che faranno un lavoro interessante per loro stessi ma anche per gli altri: dalle informazioni che arriveranno, avremo un primo dato importante, senza colpevolizzare nessuno per i tanti eventi contrari che ci hanno colpito in questi mesi".

In II elementare le prove saranno cartacee e inizieranno il 6 maggio; in V elementare prove cartacee dal 5 maggio. In terza media le prove saranno al computer e la data di inizio è il 7 aprile. In II superiore - sempre su pc - le prove inizieranno il 10 maggio. Non faranno media le prove con il voto finale e quindi non saranno rilevanti per l'ammissione agli esami finali, ma sono un'indagine statistica che permetterà di capire il livello di apprendimento degli studenti italiani a un anno dall'inizio della pandemia. 

Intanto restano chiusi gli edifici scolastici tra Sanremo e Ventimiglia, mentre il Cts ha deciso di fare lo stesso in zona rossa per tutte le scuole di ogni ordine e grado dovranno essere chiuse. Gli esperti hanno anche valutato che gli studenti dovranno essere in Dad nel caso l'incidenza sia superiore a 250 casi ogni 100mila abitanti. In tutte le altre situazioni, la scuola resta in presenza come già stabilito dai provvedimenti in vigore.