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Tra presentazioni rinviate, tensioni e ritorni alla ribalta di personaggi della vecchia politica sanremese, nel centro destra continua il dibattito sulla scelta del candidato sindaco di Sanremo, quel Sergio Tommasini lanciato dal cosiddetto gruppo dei 100 che vede sempre in prima fila lo storico assessore al turismo Tonino Bissolotti.

Tommasini, ad di Idroedil, azienda che si occupa di discariche e rifiuti, al di là delle polemiche sul conflitto di interessi legato alla sua candidatura, deve fare i conti con una coalizione che fatica a chiudere il cerchio.

In consiglio regionale le forze di centro destra confermano il sostegno a Tommasini. “Non abbiamo tentennamenti – assicura Gianni Berrino di Fdi – siamo convinti sia la persona giunta per riconquistare Sanremo”. Ma nei giorni scorsi dopo le tensioni tra Lega e Forza Italia il sottosegretario leghista Edoardo Rixi aveva espressamente rimesso in dubbio tutte le alleanze locali. E le dichiarazioni di altri esponenti del ponente ligure in Regione fanno capire che la tensione non manca.

Dal carroccio Alessandro Piana lancia una stilettata agli azzurri: “Molti esponenti o comunque ex esponenti appoggeranno Biancheri, ma non vogliamo guardare quello che fanno gli altri. Da noi chi sceglie strade diverse viene espulso dal partito, in altri partiti non so come funziona, mi auguro che sia come da noi”.

Da parte sua l’assessore forzista Marco Scajola, con zio Claudio sempre più proiettato a sostenere lo sfidante sindaco uscente Biancheri, rimette la palla ai dirigenti locali nel partito: “Io sono di Forza Italia, il mio coordinatore cittadino ha espresso la candidatura di Tommasini, c’è stato un confronto tra le sedi locali – e aggiunge - è giusto che le sedi locali scelgano le figure giuste da presentare e poi ci sia il sostegno di chi ricopre incarichi. Il centro destra quando si divide non ha mai avuto buoni risultati”.