cronaca

All'alba si decide se uscire dalle rimesse
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Sembrava arrivare da Regione e Città metropolitana uno spiraglio nella difficile vertenza Atp che ha tenuto paralizzato il trasporto extraurbano in provincia di Genova fin dall'alba. Uno sciopero che doveva durare solo 4 ore ma che invece è diventato selvaggio per iniziativa dei lavoratori esasperati da incertezze che durano da mesi. Un vertice fiume con sindacati e istituzioni iniziato a mezzogiorno in Prefettura, dove le faticose trattative porterebbero a una prima soluzione.

I lavoratori decideranno alle prime luci del mattino se proseguire o meno la protesta. Il tavolo è saltato sull'integrazione dei salari. La Giunta Toti potrebbe sbloccare subito 300 mila euro per la lotta all'evasione tariffaria sul bacino metropolitano. Risorse che permetterebbero di liberare la prima tranche delle integrazioni agli stipendi dei dipendenti, decurati del 30% già da tre anni di cui un anno al di fuori del concordato. Ma la Città metropolitana è impassibile sulla parte mancante.

Dalla Città Metropolitana però arriverebbero 2 milioni e mezzo da immettere in Atp come nuovi capitali. Questo significherebbe, anzitutto, garantire la partecipazione alla gara per l'affidamento del bacino unico metropolitano nel 2018, insieme al milione e mezzo fornito da Autoguidovie. E poi, dopo la presentazione di un piano industriale credibile da parte dell'azienda, il via libera all'acquisto in leasing di nuovi mezzi, con ulteriore abbassamento dei costi di manutenzione. Il provvedimento andrà in votazione il 21 dicembre in Consiglio metropolitano. 

L'ultima parola spetta ora ai dipendenti. Starà a loro valutare se le proposte sono soddisfacenti e decidere se interrompere lo sciopero. Notevoli i disagi già registrati per gli utenti, coi maggiori problemi concentrati nelle tratte che collegano il capoluogo ligure con l'entroterra e il levante genovese. Al momento non sono previste sanzioni, ma nelle prossime ore potrebbe arrivare dal Prefetto la precettazione per i giorni successivi.