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Il governatore ligure: "Credo non impareranno la lezione"
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"E' sicuramente una foto inopportuna per chi continuamente si veste la maglia della tripla morale che giustifica tutto per sè e non giustifica nulla per gli altri". Il governatore della Liguria e leader di Cambiamo! Giovanni Toti torna sul tema della foto delle 'Sardine' scattata che immortala quattro di loro, Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa, insieme a Luciano Benetton. Un fermo immagine diffuso dal centro culturale Fabrica sui social che ha scatenato le polemiche in rete così come nella politica italiana.


Toti tra gli affollati stand della fiera di Sant'Agata a Genova San Fruttuoso si lascia a qualche commento sul caso: "Chi di Benetton ferisce di Benetton perisce. Quella foto ha un che di surreale dato il momento del dibattito politico, ma non vorrei fare come grillini e sardine, cioè la strumentalizzazione di tutto". E allora nel mirino del governatore ligure finiscono proprio le sardine. Il crollo di ponte Morandi e le 43 vittime causate è una tragedia che non può essere dimenticata. Il quadro che sta emergendo sulle condizioni e manutenzione di viadotti e gallerie delle autostrade gestite dalla famiglia Benetton attraverso Autostrade per l'Italia e Atlantia non fanno che accendere gli animi. Se poi a tutto questo si aggiunge il fenomeno 'sardine' capace di attirare la gente e riempire le piazze con una proposta che ancora non ha una identificazione politica sommata alla foto con Luciano Benetton e Oliviero Toscano ritenuto quest'ultimo uomo vicino al Pd non fa che crescere le polemiche. La recente manifestazione delle sardine genovesi è stata partecipata.

Ma su toni, prese di posizione e proposte lanciate il giudizio del governatore Toti è tranchant e non lascia spiraglio a dubbi: "Se anche loro impareranno linguaggi più civili, analisi dei fenomeni un pochino più complesse, porteranno qualche proposta in più e lanceranno qualche anatema in meno forse il dibattito tornerà normale, spero abbiano imparato la lezione, ma penso di no, perchè chi si crede sempre dalla parte del giusto e ritiene le proprie crociate al di là di ogni giudizio francamente non aiuta il dibattito politico".