cronaca

Risultata positiva una ballerina prima della serata finale
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Il Festival di Sanremo è finito e si lascia alle spalle una Sanremo in zona 'arancione rafforzato' e diversi casi positivi. L'ultimo il giorno della finale, una ballerina del corpo di ballo della Rai è risultata positiva al Covid, dopo aver effettuato il test antigenico per entrare al teatro Ariston. Le sue colleghe sono state messe in isolamento a scopo precauzionale.


Nonostante i rigidi protocolli, sono più di 10 i positivi individuati dai test: tra questi figurano un cantante, un giornalista, un musicista e la ballerina. Ma poi era risultata positiva anche una ballerina del corpo di ballo di Elodie, due membri dello staff di Irama che hanno portato alla partecipazione 'telematica' per il cantante, più Simona Ventura, il superospite alla serata finale che è risultata positiva prima della sua partenza per la kermesse. 

E tutte le categorie, che hanno manifestato a Sanremo con presidi o con locali aperti nonostante i divieti, hanno espresso il loro dissenso contro una manifestazione che alla città non ha portato indotto economico, ma addirittura più restrizioni. Proprio nella serata finale, le proteste di commercianti e ristoratori documentate da #IoApro si sono concentrate davanti al Teatro Ariston, dove erano schierate le forze di polizia. I cori hanno accompagnato la serata tra "Vergognatevi" e "Fateci lavorare". Attimi di tensione dalle transenne in via Matteotti. 

Nel pomeriggio una cinquantina di lavoratori del Casinò di Sanremo aveva manifestato di fronte alla scalinata della casa da gioco per protestare contro la chiusura del proprio posto di lavoro dovuta all'emergenza sanitaria malgrado a detta degli stessi dipendenti: la struttura rispetti tutte le disposizioni di sicurezza. "Chiediamo a gran voce la riapertura del nostro posto di lavoro - dichiara Dario Del Tufo, segretario Snalc dei lavoratori del Casinò -. La situazione è difficile: siamo rimasti aperti soltanto per i mesi estivi ed è grazie alle dotazioni sanitarie adottate dalla nostra azienda, se non si sono riscontrati contagi tra i dipendenti e i clienti. Abbiamo termoscanner all'ingresso, mascherine obbligatorie, gel igienizzanti e plexiglass sui tavoli da gioco". A detta di Del Tufo, al momento sarebbero circa trecento i dipendenti in cassa integrazione, contando anche quelli dei servizi appaltanti. "Trecento famiglie che vivono un forte disagio". Una situazione al limite, come sottolinea Valerio Nurra, sindacalista della Cgil ed ex consigliere di maggioranza della trascorsa Giunta Biancheri. "Siamo davvero in una situazione disperata - afferma - con gente che non riesce più fare la spesa, persone che sono tornate con i genitori, perché non hanno i soldi per il mutuo o per l'affitto e persone separate che devono passare gli alimenti e non ci riescono".

Per non parlare delle manifestazioni da parte dei lavoratori dello spettacolo. L'ultima ruota è arrivata lo scorso 1 marzo alla vigilia del Festival, per consegnare le istanze della cultura a Fiorello ed Amadeus, ma l'impresa in bici della Milano-Sanremo non ha trovato spazio sul palco del Teatro Ariston.