cronaca

La decisione comunicata dal Viminale
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 Due tunisini sono stati espulsi con accompagnamento alla frontiera, perché ritenuti "pericolosi e contigui ad ambienti dell'estremismo islamico". A darne informazione è il Viminale.


Il primo è un 42enne, detenuto per reati comuni a Sanremo e inserito nel livello più alto del monitoraggio carcerario, è stato trovato in possesso di materiale inneggiante alla supremazia della religione islamica rispetto alle altre. L'uomo, secondo quanto appreso dalle autorità inquirenti imperiesi, durante una perquisizione nella sua cella sarebbe stato trovato in possesso di appunti tra cui un disegno della bandiera dell'Isis che, assieme agli scritti "comprovano un notevole avvicinamento alla ideologia più radicale dell'islamismo" e dunque "dell'Isis". Di conseguenza, affermano gli inquirenti, "sulla base di un protocollo del Comitato di analisi strategica antiterrorismo" è stata avviata una sequenza di monitoraggio in carcere che ha poi portato all'espulsione del tunisino. L'uomo è stato rimpatriato il 26 giugno e l'accompagnamento alla frontiera è avvenuto da parte di personale della Polizia specializzato in scorte internazionali. Si tratta, sottolineano gli inquirenti, del primo provvedimento di espulsione per motivi di sicurezza pubblica attuato in provincia di Imperia.


Il secondo arrestato invece è un 36enne, irregolare sul territorio nazionale, rintracciato a Latina. L'uomo presentava tre profili Facebook attraverso i quali si è risaliti a rapporti con personaggi vicini al terrorista Anis Amri, autore dell'attacco compiuto a dicembre 2016 al mercatino natalizio di Berlino e ad Ahmed Hanachi, tunisino già residente ad Aprilia che ad ottobre 2017 uccise due giovani donne alla stazione di Marsiglia.

Salgono così a 296 le espulsioni eseguite dal gennaio 2015 ad oggi, di cui 59 nel 2018.