Politica

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Che giudizio hanno dato sul piano sanitario regionale i direttori delle Asl liguri e degli ospedali autonomi a cominciare da San Martino? Che rilievi hanno fatto nella sede più idonea cioè la commissione regionale Sanità? Quali critiche? Quali proposte? Nessuna.

I direttori che hanno in mano la gestione e buona parte delle scelte sulla salute dei liguri se ne sono stati ben zitti, timorosi, come rileva in un’intervista a Primocanale il capogruppo di Rifondazione, Marco Nesci, di far conoscere la loro opinione, quindi di dire da cha parte stanno. Se avessero appoggiato il piano sarebbero stati “con Burlando” se avessero fatto rilievi critici sarebbero stati “con Biasotti. Ergo, il silenzio che come si sa vale più di qualunque castroneria, politicamente parlando.

Certo che dai direttori, che ricevono a fine mese un bello stipendio dalla gente che paga le tasse, la regione si sarebbe aspettata qualcosa di più e riteniamo che l’assessore Montaldo e il presidente Burlando siano abbastanza irritati. Anche perché, a questo punto, dobbiamo rilevare che il piano regionale della sanità, cioè il mega progetto che deve organizzare la gestione della salute sul territorio della Liguria sia talmente amorfo e inutile da non suscitare nemmeno una parola. Forse soltanto sbadigli.