salute e medicina

L'ospedale vuole dare ai genitori uno strumento importante per la crescita del bambino
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L'Ospedale Galliera di Genova è l'unico in Liguria ad aderire al programma ventennale 'Nati per Leggere' che è stato presentato alla presenza dell'assessore regionale alla Sanità, Sonia Viale, e dei vertici della struttura sanitaria. “Il progetto mira a promuovere la lettura precoce come ulteriore elemento di promozione alla salute dei bambini e delle famiglie che da tempo l'ospedale sta perseguendo. Prevede inoltre interventi informativi in gravidanza in occasione dei corsi preparto, e la donazione di 1000 libri ai nuovi nati nel 2020», spiega Massimo Mazzella, direttore del reparto di Neonatologia del nasocomio.

Il Galliera, già ospedale Amico dei Bambini, attraverso l'adesione al progetto vuole dare ai neo genitori uno strumento importante per la crescita del bambino, ovvero quella della lettura. E lo fa regalando a tutti i nascituri il loro primo libro, che le mamme e i papà dovranno leggere ai loro piccoli. “Sono molto soddisfatta - dice il Vicepresidente e assessore regionale alla Sanità Sonia Viale - dell’adesione dell’ospedale all’iniziativa in questione. Sono fortemente convinta della validità di un progetto che valorizza il ruolo della famiglia e la promozione della lettura come aspetto importante per favorire il percorso di crescita, sin dalla gravidanza, oggi purtroppo molto trascurato soprattutto per via dell’uso smodato dei dispositivi tecnologici. Grazie al personale sanitario sensibile a questi temi».

'Nati per Leggere' è un’organizzazione pedagogica e culturale non-profit che promuove la lettura in famiglia sin dalla gravidanza e fino ai sei anni di età, nata dall'alleanza tra pediatri e bibliotecari. “La lettura condivisa favorisce il contatto fisico, visivo e l’ascolto reciproco rafforzando il rapporto tra genitore e figlio. I benefici della lettura in famiglia non riguardano solo un migliore sviluppo per il bambino, ma hanno effetti anche sugli adulti coinvolti, i quali sono disposti a fare per i loro figli ciò che non farebbero per loro stessi”, sottolinea Donatella Curletto, referente regionale 'Nati per Leggere' e dell'Associazione Italiana Biblioteche