salute e medicina

Cinque milioni per 138 nuove assunzioni.
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Parte il piano straordinario quinquennale da circa 17,5 milioni per la sanità spezzina, in attesa della realizzazione del nuovo ospedale Felettino. Nel dettaglio, si tratta di 6 milioni per le strutture, 6,3 milioni per le apparecchiature e 5 milioni per 138 nuove assunzioni. A illustrare il Piano, durante la Conferenza dei sindaci della Asl 5 riunita in Comune alla Spezia, è stato il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, assieme alla vicepresidente e assessore alla Sanità, Sonia Viale, e al commissario straordinario della Asl 5, Daniela Troiano.

Si parte quest'anno con interventi già programmati per 6,7 milioni: previsti 18 interventi infrastrutturali, la maggior parte degli acquisti finalizzati al rinnovo del parco tecnologico entro l'estate, l'assunzione di 61 nuove persone. Alle risorse stanziate dal piano straordinario, si aggiungono altri 6,733 milioni di interventi già programmati nelle aree informatica e tecnologica. "Abbiamo illustrato ai sindaci la tempistica con cui intendiamo rimediare ai disastri fatti in questa provincia da chi ci ha preceduto, con appalti sbagliati e ritardi complessivi nella programmazione questo piano è stato predisposto per traghettare la sanità spezzina verso la realizzazione del nuovo Felettino, garantendo, attraverso investimenti straordinari, che la qualita' dell'offerta sanitaria resti adeguata alle esigenze dei cittadini nei cinque anni in cui prevediamo che l'ospedale sara' concluso", commenta il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti.

La vicepresidente e assessore alla Sanità, Sonia Viale, si sofferma sull'organizzazione territoriale della sanità ligure: "Ho letto che il centrosinistra ha proposto da più parti l'abolizione delle Asl e quindi anche della Asl 5. Per come è la Liguria, per la specificità del nostro territorio che ha caratteristiche diverse nelle sue province, la scelta di aver mantenuto le cinque Asl con un coordinamento sono convinta sia stata efficace, anche in termini di riduzione del disavanzo passato da 98 milioni ai 51 milioni di chiusura del 2019". E aggiunge: "La scelta di non procedere all'azzeramento entro la fine del mandato è stata politica. Mantenere questo disavanzo consente di reinvestire le risorse risparmiate nel perimetro sanitario, quindi in innovazione tecnologica. Molte delle risorse che utilizziamo per questo piano straordinario sono ricavate dalla riduzione progressiva del disavanzo".