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Il difensore giapponese, contratto in scadenza, frena sull'ipotesi della permanenza in blucerchiato
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Maya Yoshida, arrivato alla Sampdoria dal Southampton nel corso del mercato invernale, racconta il suo trasferimento, deciso anche dopo aver consultato gli ex compagni di squadra in Inghilterra Gabbiadini e Ramirez: "Ho avuto poche ore per decidere. Avevo sentito Manolo, e dopo la firma pure Gastón. Rimanere? Troppo presto - dice alla Gazzetta dello Sport - per parlarne. Sono venuto qui per sfruttare questa opportunità e far rimanere la Samp in A. Prima raggiungiamo l’obiettivo".


ll trasferimento in Italia è stato fulmineo: "All’inizio non ci credevo. Volevo giocare e la Samp mi ha dato una possibilità. Avevo lavorato quattro anni con Zaccheroni nella nazionale giapponese. Mi ha sempre detto: “Puoi avere successo in Italia”. Probabilmente quella frase mi è rimasta in testa".

Appena arrivato, ecco l'emergenza Covid-19: "L’Italia era messa peggio e il Regno Unito ha seguito l’Italia, ma ora là è più complicata la situazione. Tuttavia la risposta economica del governo britannico è stata fantastica. Sul fronte del calcio riprenderà tutto ma solo dopo la nostra messa in sicurezza. Penso che la decisione di Paesi Bassi e Francia sia stata presa troppo presto, ma serve cautela".