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Il tecnico tra le recriminazioni sugli episodi decisivi e l'incertezza sul rinnovo del contratto
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 Claudio Ranieri stempera gli animi sull’episodio che ha destato proteste nel mondo blucerchiato: “Thorsby non mette giù Koulibaly perché si tratta di una spinta normalissima, ma è stato fischiato fallo per lo scontro tra Keita a Ospina. Sul secondo gol? Se un giocatore salta di testa – dice a Sky - e viene spostato da un’ancata, io fischio fallo. Ma non sono un arbitro…”.

Ranieri si dice soddisfatto della prova della squadra: “Abbiamo giocato e dato del filo da torcere al Napoli. Però non possiamo pressare per novanta minuti: quando abbiamo tirato il fiato, il Napoli ha creato due occasioni e ci ha condannato. Nel secondo tempo ci siamo messi a rombo per coprire le giocate di Zielinski. È stata comunque una gara combattuta, sapevamo il valore degli avversari e di Gattuso. Pazienza, a me interessa vedere i miei calciatori lottare per vincere”.

Infine Ranieri glissa sul futuro: “Sono state scritte tante cose. Io voglio arrivare a 52 punti, Ferrero se mi vuole parlare sa dove sono. Io non ho fretta e nemmeno sto sulla graticola, sono sereno. Contatti con altri allenatori? Nessun fastidio. Le voci ci sono da quando è nato il calcio. Siamo dei professionisti, ho un bambino dentro che vuole ancora divertirsi. Se qualcuno mi vuole far divertire, io sono pronto. Osti ha detto che io e il presidente siamo primedonne? Sono una primadonna ma perderei sempre contro Ferrero”.