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La squadra gioca bene e segue il tecnico, che è pronto a mettersi l'elmetto per scendere in trincea
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Quanto sei bella Roma, cantava Venditti. Ma stavolta è la Sampdoria ad essere bella, al di là dei demeriti della squadra di Fonseca, che senza dubbio sta attraversando un fase di grande difficoltà e lo ha confermato anche al Ferraris.


Ma la Samp, che già da un mese e mezzo ha elevato la qualità del suo gioco, si è espressa su altissimi livelli per palleggio, rapidità di esecuzione, compattezza. Successo rotondo e meritato, con tante occasioni da una parte e dall'altra e con Audero che, bravissimo anche sul calcio di rigore di Dzeko, ha evitato che la partita potesse riaprirsi.


La prima rete della Sampdoria è scaturita da un errore del portiere giallorosso, Daniel Fuzato. Pronto Thorsby ad approfittarne e a servire Silva, che ha capitalizzato al meglio l'opportunità: chissà che questa rete non contribuisca a sbloccare definitivamente il portoghese.


Nella ripresa la splendida giocata di Verre ha innescato Jankto, il cavallo da corsa della Samp, che non si è fatto pregare per firmare il raddoppio con una conclusione perentoria.


Un bel segnale da parte della Sampdoria, che grazie alla caparbietà di Ranieri nel tenere alta la concentrazione sta disputando un campionato in crescendo. L'ottavo posto appare blindato dal Sassuolo, ma la Samp può lottare per non perdere il nono.


Ora per concludere bene la stagione serve la fumata bianca sul rinnovo di Ranieri, che ha già lasciato intendere come l'anno prossimo servirà un elmetto molto resistenze per resistere alle intemperie e mantenere la serie A.