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I blucerchiati cercano un altro risultato di prestigio dopo il successo sull'Inter
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La Sampdoria si arrende alla Juventus, dopo una partita giocata con giudizio, forse troppo, cambiando atteggiamento tattico in corso d'opera e giocando una buona ripresa, dopo un primo tempo inerte. Quagliarella ha avuto due ottimi palloni per il pareggio, ma non era serata. Risultato prevedibile, danni limitati, stavolta non è riuscita l'impresa centrata contro l'Inter.
Ai campioni in carica basta un gol di Chiesa per impadronirsi della gara e del risultato, consolidato dalla rete in contropiede di Ramsey nel recupero. Il Doria esce a mani vuote, senza troppo demerito ma anche senza squilli, dalla prima partita del girone di ritorno. Adesso c'è la trasferta a Benevento, domenica 7 febbraio alle 12,30, come immediata occasione di riscossa.

Ranieri presenta in attacco Keita con Quagliarella e lascia in panchina Jankto a vantaggio di Thorsby. Pirlo affianca Morata a Ronaldo.

Parte bene la Juve, con Ronaldo che cerca Morata ma non lo trova. Ribatte il Doria, con uno spunto di Bereszynski sul quale Szczesny è attento.
L'atteggiamento tattico doriano vede un modulo mobile, con Ekdal più difensore che mediano, con tre centrocampisti dietro le punte. Al 13' McKennie dalla destra centra per Ronaldo che, preso in controtempo, prova il colpo di tacco volante ma viene neutralizzato da Ekdal.
La Juve attacca, la Sampdoria si difende con ordine ma al 20' i bianconeri passano: palla persa banalmente da Keita, Ronaldo lancia in area sulla destra Morata che di prima centra basso per Chiesa che con un bel tocco di destro ravvicinato in corsa supera Audero.
La Sampdoria fatica, prima Thorsby e poi Ekdal devono costringersi al fallo da ammonizione per fermare le incursioni dei bianconeri, in incresciosa divisa arancione. La differenza di qualità pesa, così come non convincono alcuni estemporanei accorgimenti tattici nei blucerchiati.

Juve vicina al raddoppio al 40': Chiesa lancia Ronaldo che si presenta davanti ad Audero, lo salta sulla destra ma si decentra troppo e poi di destro calcia malamente alto. Ancora Ronaldo si libera di mezza difesa doriana sulla sinistra ma viene chiuso in extremis in angolo da Yoshida. Sul corner Audero esce e blocca il traversone di Cuadrado. Si va al riposo con la Juve in vantaggio, dopo un primo tempo di marca bianconera.

Al rientro in campo, nessun cambio. Dopo pochi minuti uno scontro aereo fortuito tra Cuadrado e Augello provoca una ferita al difensore doriano, che sommariamente medicato rientra con un vistoso bendaggio ma fatica a tenere il campo. Alla prima vera conclusione della partita, la Sampdoria sfiora il pareggio: siamo al 54', cross dalla sinistra proprio di Augello per Quagliarella che controlla e calcia di sinistro, Chiellini in scivolata si sostituisce a Szczesny e alza in angolo. La Sampdoria fiuta il pari e concede spazio, la Juve in contropiede piazza il raddoppio ma Morata è in nettissimo fuorigioco e il gol non vale. Ancora Quagliarella con un tiro angolato costringe Szczesny alla deviazione in corner. È il momento migliore per il Doria: al 58' sull'angolo dalla destra di Candreva, Keita colpisce di testa, deviazione involontaria di Bentancur: palla che s'impenna e finisce di poco oltre l'incrocio alla destra di Szczesny.

Entra Damsgaard per Silva e la Sampdoria si ridispone a 4-4-2, con il danese a sinistra e Ekdal riportato a centrocampo. Poco più tardi escono Quagliarella (che non accoglie il cambio con eccessiva allegria) e Keita a vantaggio di Torregrossa e Ramirez. La Sampdoria ci prova, la Juventus non riesce sempre a contrastare la pressione blucerchiata. Ma la partita scivola verso la fine e nel recupero in contropiede Cuadrado si invola verso la porta di Audero e serve il liberissimo Ramsey che piazza il raddoppio, chiudendo di fatto la gara. Una sconfitta non imprevista, ma che fa male per come è arrivata, al termine di una gara fatta di poco o niente.


SAMPDORIA-JUVENTUS 0-2
RETI: 20' Chiesa, 92' Ramsey.
SAMPDORIA (5-3-2): Audero; Bereszynski, Yoshida, Ekdal, Colley, Augello; Candreva (81' Jankto), Silva (62' Damsgaard), Thorsby; Keita (68' Torregrossa), Quagliarella (68' Ramirez). A disp.: Letica, Verre, Askildsen, Regini, La Gumina, Tonelli, Ferrari, Leris. All. Ranieri.
JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, Chiellini, Danilo; Chiesa (82' Alex Sandro), Arthur (84' Ramsey), Bentancur (75' Rabiot), McKennie; Morata (78' Bernardeschi), Ronaldo. A disp.: Pinsoglio, Buffon, De Ligt, Alex Sandro, Demiral, Dragusin, Frabotta, Fagioli. All. Pirlo.
ARBITRO: Fabbri di Ravenna.
NOTE: ammoniti Thorsby, Ekdal, Bentancur, Damsgaard, Bernardeschi.