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A Controcalcio l'analisi del giornalista del Corriere della Sera
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Il dubbio di Mario Gerevini, giornalista economico del Corriere della Sera, è clamoroso: la Samp arriverà a fine stagione? O le casse della società collasseranno già a gennaio?

Dubbi che partono da una semplice considerazione: Ferrero non controlla direttamente la società e non c’è alcuna trasparenza sulla forza finanziaria a disposizione della società blucerchiata. “La mia inchiesta – spiega Gerevini a Controcalcio – nasce da un’analisi sugli assetti delle squadre di Serie A. La Samp ha meno anomalie e stravaganze di altre società. Il leader è Massimo Ferrero, quello che ci mette i soldi. O almeno dovrebbe”.

Già, perché forse pochi sanno che, carte alla mano, è la figlia Vanessa l’azionista di maggioranza. La sua Holding Max controlla la Sport Spettacolo Holding, con 50mila euro di capitale sociale interamente versato. Una scelta che si può spiegare abbastanza agevolmente: “Massimo Ferrero ha avuto già una condanna. Se non assume direttamente il controllo, può mantenere comunque salda la società in caso di problemi”.

Ma sulle garanzie di finanziamento da parte della rampolla Ferrero, buio assoluto. “Perché non vengono chiariti i rapporti con Garrone? A fine bilancio del 2014 risulta che la società può far fronte alle proprie obbligazioni attraverso il supporto della holding di Vanessa Ferrero, che garantisce in forza di un contratto di cessione stipulato con la San Quirico. Bene, ma per quanto tempo?”.

Insomma, non esiste alcuna certezza che i Garrone continuino a finanziare la società per un periodo più o meno lungo di tempo. Addirittura, sostiene Gerevini, il dubbio è che i rubinetti possano chiudersi già a gennaio 2016. Ma “il problema – conclude il giornalista – è generale. C’è una totale mancanza di trasparenza nelle società di calcio. Dovrebbero essere assimilabili alle società quotate in borsa per il ruolo pubblico che svolgono”. 

La conclusione è di quelle per cui il lieto fine è auspicato, ma non scontato. "Alla Sampdoria, come ad altre società di serie A, manca la visione sul futuro. Manca quella sicurezza sulla continuità aziendale che è un elemento fondamentale per dare un futuro ai bilanci". Nel caso specifico dei blucerchiati "per capire se si può andare oltre il 31 dicembre o il 30 giugno prossimo".