sport

Luci e ombre per i blucerchiati, carenze di concretezza per le Aquile che ora ospiteranno il Genoa
1 minuto e 12 secondi di lettura
 Il derby ligure vinto dalla Sampdoria sullo Spezia lascia un'eredità ambigua. La squadra blucerchiata ha evidenti problemi di organico e di assetto, ma il successo la rilancia in classifica e permette a D'Aversa di guardare con fiducia alla missione impossibile di mercoledì, contro l'Atalanta a Marassi alle 18,30. Il tecnico doriano, squalificato e sostituito in panchina dal vice Tarozzi, è stato criticato per l'eccesso di difensori in campo, ma ogni cuoco cucina col materiale a disposizione e l'infortunio iniziale di Verre ha complicato ulteriormente il quadro. Proprio Verre rischia un lungo stop, mentre si spera di recuperare per l'Atalanta qualcuno tra Damsgaard, Ekdal e Vieira. Definitivamente sparito dai radar, invece, la saturnina meteora olandese Ihattaren, ancora assente alla ripresa.

In casa Spezia, la sconfitta di Marassi è parsa un enorme paradosso: la squadra di Motta ha dominato nel possesso palla, ha subito un tiro e mezzo in porta, ma incassa una sconfitta dovuta, oltre che alla classe superiore di alcuni degli avversari primo tra tutti il match winner Candreva, alla scarsa concretezza in avanti. Per tutti Provedel, tornato stabilmente tra i pali, promette riscatto nel secondo derby consecutivo martedì prossimo alle 18,30 con il Genoa, a sua volta in un momento tutt'altro che esaltante. Lo scorso anno, alla prima dell'ennesimo ritorno, Ballardini aveva espugnato lo stadio spezzino. Motta, ex genoano rilanciato al calcio proprio in rossoblù tredici anni fa, non può però permettersi altri passi falsi.