Lo scippo che Genova subì con l’apertura dei cantieri della Torino Lione segnò l’inizio del declino della nostra terra, l’eliminazione di Genova dall’interesse nazionale, la nostra uscita dall’alta velocità, il privilegiare i porti del nord Europa contro quello di Genova.
Da sempre sostengo, e l'ho fatto anche in aula al Senato il 9 aprile 2014 quando votai contro la Torino-Lione (con applauso dei 5 Stelle), che la TAV è opera inutile, cioè un quadruplicamento dei binari, sia ben chiaro, che avverrebbe quando noi viviamo ancora, nel ponente ligure, con un binario unico. E va ricordato che gli attuali binari tra Torino e Lione non sono per nulla saturi, anzi stanno sotto il 50% del potenziale utilizzo.
E cosa doveva essere la Torino-Lione se non lo scippo del naturale corridoio storico programmato, che doveva essere fra Rotterdam e Genova e fra Genova e Marsiglia?
Quando partì l’idea europea di un corridoio trasversale est-ovest, lo si disegnò da Lisbona a Kiev, poi diversi Paesi si dichiararono per nulla interessati e il progetto abortì, salvo essere tenuto fortemente in piedi specialmente dall’Italia, chissà perché!
Di fatto il quadruplicamento è un modo per scippare Genova, portando traffici dalla Padania verso Lione per scendere a Marsiglia ma non proseguire verso Spagna e Portogallo, arrivando all’Atlantico, vera visione che poteva avere una sua logica in concorrenza con Rotterdam.
Ma la lobby della Torino-Lione, e tutto quello che si trascina dietro, passò sotto il naso dei nostri vecchi politicanti, che per nulla seppero difendere gli interessi liguri, il nostro Terzo Valico, il quadruplicamento essenziale della Tortona-Milano (vergognosamente ancora al palo) e il raddoppio del collegamento tra Italia e Francia, tra Porto di Genova e Marsiglia tra aeroporto di Nizza e Genova, che attendiamo da 100 anni!!!
Se quindi arrivasse lo stop alla Tav e il disco verde per il Terzo Valuco si realizzerebbero, sebbene con decenni di ritardo, concretezza e giustizia territoriale, si aprirebbe un futuro a 10 anni straordinario per traffici, turismo, industrie, con benefici inimmaginabili.
E se questo lo facesse il Governo Conte, Di Maio, Salvini, grazie a quell’analisi costi-benefici voluti dal Ministro Toninelli e seguito certamente con grande attenzione del nostro Vice Ministro Edoardo Rixi, direi grazie a tutto questo Governo, che ridarebbe un futuro al nostro territorio e prospettive ai nostri figli, come mai nessun precedente esecutivo ci ha dato. Anzi, quelli passati ci hanno preso a mazzate isolandoci dal resto del mondo senza parlare delle responsabilità, dirette ed indirette, per il crollo del ponte Morandi, per come hanno trattato e privilegiato i concessionari, evitandogli anche il disturbo di essere controllati.
Per chi fosse interessato, QUI il mio intervento in Aula al Senato sul voto per la Torino-Lione, in tempi non sospetti.
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Sì al terzo valico, no alla Torino Lione: un sogno che si realizza?
Se il Governo gialloverde ristabilisce le priorità
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