cronaca

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Ecco il freddo e formale comunicato stampa “dell’ufficio stampa di Autostrade”. Vista la totale incapacità di comunicare sinora dimostrata dagli uffici interni della concessionaria dell’Autostrada A10 e quindi del Ponte Morandi, è bene che i cittadini sappiano che sono state prese società esperte di comunicazione che consigliano ora come comunicare a persone che -ricordiamocelo- come prima reazione hanno pensato di minacciare il Governo, in caso di revoca, di danni di miliardi di euro. In questo modo hanno dimostrato che pensavano unicamente al crollo in Borsa più che al crollo del ponte e della tragedia che abbiamo vissuto.

Dobbiamo anche sottolineare che dal comunicato sembra che sia Autostrade a fare tutto: progettare vie alternative, risolvere i problemi del traffico, trovare strade nuove come il passaggio per l’Ilva. A noi risulta che sia Comune, Regione e Autorità Portuale che hanno studiato, portato avanti ogni iniziativa e che sono loro disponibili ad accettare un sostegno economico da Autostrade che non è altro che dovuto, nulla di più!

A questi signori di Autostrade, dal primario azionista al Cda, che non hanno mai chiesto scusa, neppure nell’odierno comunicato, solo per paura di conseguenze nei procedimenti civili e penali in corso, che hanno bisogno di farsi scrivere i comunicati stampa da esperte e costosissime società di comunicazione abili ad usare le parole per condizionare l’opinione pubblica, noi di Primocanale diciamo che è tardi per fare comunicati stampa freddi e formali. Non riuscirete a cancellare il vostro cinico comportamento sin dai primi momenti della tragedia e molti altri gravi atteggiamenti pubblici e privati. Non basta cambiare la mano allo scrittore dei comunicati per far dimenticare il vostro comportamento.

Lasciate lavorare i nostri enti pubblici, tenete il basso anzi bassissimo profilo, lasciate comunicare loro sia sulla viabilità sia su eventuali concreti supporti che vorrete dare anzi che siete obbligati a dare.
Fatevi sentire il meno possibile! Certo sappiamo che si dovranno aspettare i risultati dell’inchiesta e i processi ma quello che pensiamo di voi noi genovesi lo sapete bene! Prendetene atto, quando sentiamo il nome della vostra società ci sentiamo male ogni volta provando senso di nausea e di rabbia immensa!

Lasciateci stare, se volete aiutate fatelo in silenzio, parlate con gli enti, confrontatevi con loro e con il Governo ma non con la nostra città e i nostri cittadini. Titolava bene un quotidiano qualche giorno fa riferito a voi: “Lacrime di coccodrillo” Non siete più e non sarete per noi mai più credibili.

Scomparite per cortesia dalla comunicazione, è questo il miglior consiglio che possiamo darvi: gratis!