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Il presidente ligure: "Lei condivide i valori del centrodestra"
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"Nessuno credo che voti a cuore leggero la fiducia su una legge elettorale, è evidente che è un male estremo e tutti l'hanno detto usando toni diversi. Ma siamo in zona Cesarini, fra pochi mesi si voterà e occorre disegnare i collegi e una serie di attività propedeutiche". Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti consigliere politico di Silvio Berlusconi, parlando del Rosatellum bis.

"Quindi comprendo le ragioni dell'amica Giorgia Meloni - ha aggiunto - quando dice che si tratta di uno strumento inusuale e forse anche lievemente coercitivo rispetto agli spazi di dibattito che andrebbero lasciati ai parlamentari. Però comprendo anche le ragioni di dover dare un segnale all'opinione pubblica che il Parlamento è in grado di funzionare. Questa è una legislatura che si è aperta con i cento franchi tiratori che hanno impallinato Prodi alla presidenza della Repubblica, sarebbe brutto come segnale se chiudesse con altrettanti che impallinano la legge elettorale". Parlando della legge elettorale, dopo aver detto di augurarsi che il Rosatellum bis venga approvato, Toti aggiunge una chiosa a proposito di M5s: "Mi sembrano abbastanza sguaiati la protesta e i toni usati dai grillini". 

Poi, ancora sulle dichiarazioni della leader di Fdi: "Credo che la Meloni condivida dal profondo i valori del centro destra. E' ovvio che Fratelli d'Italia rappresenta quello spirito della destra storica che è stato sempre come valore molto legato all'unità della nazione più che alle autonomie ed è evidente che tenda a valorizzare e a spingere su quello che è il suo dato di unicità all'interno della coalizione, così come gli amici della Lega e anche per quanto mi riguarda una parte di Forza Italia, sono da sempre convintamente autonomisti e hanno da sempre appoggiato questa vocazione".

"Io trovo che l'equilibrio più giusto - spiega Toti - sarebbe un sistema molto forte centrale e presidenziale con poche competenze ma molto nette e molto chiare e un sistema d'autonomia molto allargato e diffuso nei confronti delle regioni e dei sindaci. Questo è un mio pensiero, su queste cose non esiste una disciplina di coalizione, anzi è bene che ognuno porti il suo pensiero e insieme si trovi una sintesi".