porti e logistica

Incontro a Savona per la responsabile porti e logistica del partito
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"Il decreto attuativo della governance dei porti non parla di fusione né di annessione c'è semplicemente volontà di creare maggiori sinergie tra i nostri porti a partire da quella tra Savona Vado e Genova. La governance non abbatte alcun campanile e prevede la presenza forte di tutti i territori", dice Debora Serracchiani intervenuta a Savona in qualità di responsabile nazionale porti e logistica Pd nel corso di confronto promosso nel palazzo del Comune dagli organi locali del partito democratico di fronte alle realtà che ruotano attorno al porto.

Il tema è quello della controversa riforma della portualità che vedrebbe secondo il ministro delle instrastrutture Delrio una fusione tra i porti di Genova e Savona. E così le parole della Serracchiani sembrano contrapporsi in maniera netta a quelle del ministro che aveva detto: “Gli accorpamenti tra i porti italiani vanno fatti perché sono un elemento essenziale per la competitività del Paese. Se si cooperasse anziché pensare al proprio orticello, il sistema italiano sarebbe molto più forte".

Poi l'ulteriore puntualizzazione della responsabile nazionale porti per il Pd. "C'è l'autorità del sistema portuale che non è più l'autorità portuale di quel porto, ma viene nominata dal ministro. E' un soggetto che non viene né da Savona né da Genova. C'è poi quello che viene scelto da Savona e quello che viene scelto da Genova. Resta la direzione di scalo portuale quindi tutte le dinamiche locali sono gestite da Savona e non da Genova. Anche le grandi dinamiche come un piano regolatore portuale non lo faranno a Genova ma a Savona. E comunque qua non si tratta di campanilismo, ma di creare sinergia per generare una competitività che non abbiamo", ha concluso la Serracchiani 

La sensazione è che il ministro vada dritto per la sua strada e le sinergie descritte siano invece un'autentica fusione come ben descritto dallo stesso Delrio che recentemente aveva bacchettato il presidente dell'Autorità Portuale di Savona Gianluigi Miazza dicendo chiaramente: "L'Italia ha bisogno di fare delle scelte, qualcuno forse è innamorato della propria poltrona".

Ma è evidente che la Serracchiani, come vice segretario Pd e con le elezioni comunali dietro l'angolo, nei confronti di Savona cerca probabilmente di tenere un atteggiamento più cauto rispetto a quello del ministro.