porti e logistica

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Riforma della legge sui porti, ora si scopre che il ministro dei Trasporti Lupi ha cambiato rotta, improvvisamente, sostenendo che non si deve proseguire attraverso il cammino intrapreso dal Parlamento, con il lavoro della commissione Trasporti del Senato, impegnata con le audizioni delle categorie del settore, per approvare la riforma attualmente sul tavolo, ma - ha detto Lupi all'assemblea di Assoporti - attraverso un decreto e magari trasformando le autorità portuali in società per azioni. E scoppia la guerra con il senatore Maurizio Rossi, l'unico ligure della commissione Trasporti del Senato. 

"Non sono convinto che il Ministro Lupi riesca a portare a termine quanto ha dichiarato dirante l'Assemblea di Assoporti - sostiene il senatore Rossi - che riesca a mettere d'accordo Genova con Savona, La Spezia con Livorno, così come penso difficile che riesca a far decollare delle Spa che poi non sarebbero messe nella disponibilita' dei privati ma, si dice, potrebbero avere tra gli azionisti altri soggetti pubblici come Regioni, comuni etc. E se fossero Spa ci sarebbe ancora il motivo del Governo di portare avanti l'autonomia finanziaria e addirittura aumentarla?

Non entro nel merito del rispetto o meno del Parlamento e in particolare oggi del Senato. Se un Ministro  riesce in tempi brevi a modificare un intero sistema vada avanti ma non deve certamente con un'idea, se solo di idea si tratta,  bloccare invece un iter che prosegue in Commissione. Se lo ritiene puo' proporre, anzi suggerire, emendamenti anche radicali alla riforma su cu stiamo lavorando in Commissione oppure, se crede davvero di accelerare i tempi, prenda le parti della riforma che condivide, faccia di quelle un decreto legge in tempi brevi e intervenga per aumentare l'autonomia finanziaria al 3%. Questi si che sarebbero fatti e non parole!".