cronaca

1 minuto e 21 secondi di lettura
 "È un grande onore dopo questo confronto, costruttivo per tutti, poter dare il mio contributo alla città di Genova, mia città d'origine. È stata scelta una grande squadra di ingegneri e costruttori, capaci di affrontare questo lavoro con rapidità, competenza e professionalità", così commenta l'architetto e senatore a vita Renzo Piano a proposito della ricostruzione del viadotto Morandi. Ieri il sindaco-commissario Marco Bucci ha comunicato l'assegnazione dei lavori alla cordata Salini Impregilo-Fincantieri-Italferr. E le società si sono impegnate a completare l'opera in 12 mesi, dal momento in cui l'area verrà resa disponibile, dopo il completamento delle attività di demolizione. Il progetto scelto, invece, parte da quello che l’architetto Piano ha regalato alla città.

"Sarà un ponte bello, bello com'è intesa la bellezza a Genova. Un ponte molto genovese. Semplice ma non banale. Un ponte di acciaio, sicuro e durevole. Perché i ponti non devono crollare. L'ho immaginato come una nave, un qualcosa di simbolico che però non deve perdere il tema della memoria. Questa tragedia ha creato un vuoto enorme", prosegue Piano. E a lui il commissario Bucci ha chiesto la disponibilità ad affiancarlo nella realizzazione di quest'opera con un ruolo di supervisore a garanzia della qualità del progetto. “Accetto volentieri. Lo faccio per spirito civico e gratuitamente. Sono lieto perché si apriranno anche dei concorsi per la riqualificazione dell'area della Val Polcevera, cuore operoso della città. Costruire è sempre un gesto di solidarietà e sono certo che sarà anche motivo di fierezza".