cronaca

I capigruppo a colloquio con gli abitanti del Campasso per ascoltare le loro richieste
1 minuto e 0 secondi di lettura
Da “Il Campasso esiste” a “Basta polveri al Campasso”, sono i testi dei cartelli che alcuni abitanti del Campasso hanno esposto nell’aula rossa di palazzo Tursi. La protesta è andata in scena all’inizio della seduta quando, tra un brusio generale, gli abitanti del quartiere hanno chiesto alla politica genovese di prendere atto dei disagi quotidiani legati alla costruzione del nuovo ponte. “Siamo qui per richiedere la loro attenzione - spiegano i consiglieri del municipio Centro ovest - la notte non si dorme per i rumori dei mezzi in funzione e poi a preoccupare sono soprattutto le polveri e lo scarico dei detriti”.

Se da un lato il nuovo viadotto PerGenova prende forma, grazie al celere trasporto notturno dei conci, dall’altro i residenti del Campasso chiedono di non essere abbandonati. La conferenza dei capigruppo ha incontrato, in chiusura di consiglio, i rappresentanti dei cittadini. Tra le richieste portate sul tavolo una maggiore pulizia delle strade interessate dalla demolizione del Morandi, la bagnatura costante dei cumuli di detriti, la ricollocazione della centralina fonometrica per la rilevazione dei livelli di rumore provocati dall’uso dei martelli pneumatici e dei cingolati.